Paolo Ferrari si definisce "un fabbricatore di immagini". La sua produzione si distingue per un carattere di ricerca e sperimentazione del linguaggio, nelle molteplici forme della comunicazione audiovisiva. Dal 1998 è tra i primi sperimentatori delle tecniche di ripresa digitale applicate al Cinema.
La sua filmografia comprende oltre 40 documentari e 14 lungometraggi per il cinema: dai film di Daniele Segre, il più originale documentarista italiano (Partitura per volti e voci, 1991 - Vecchie, 2003) alle prolifiche sperimentazioni digitali di Giuseppe Bertolucci: (Il pratone del Casilino, 1995 - Ferdinando, 1997).
Ha collaborato inoltre all'originale esordio di Massimo Martella (Il tuffo, 1993: premio Kodak alla Mostra di Venezia 1993), al visionario film di Marco Simon Puccioni (Quello che cerchi, 2002: premio miglior cinematografia al festival del cinema Europeo Lecce 2002), il poetico e pluripremiato film di Carmine Amoroso (Cover Boy: l'ultima rivoluzione, 2007: Miglior fotografia al Festival di Valencia 2007 e premio per il Miglior Film al festival del cinema Politico di Barcellona 2007) e al corale affresco contemporaneo dell'esordiente Marco Carniti (Sleeping Around, 2008: miglior fotografia al Festival di IBIZA 2008).
Ha lavorato inoltre con Mimmo Calopresti alla realizzazione di documentari di notevole interesse come Tutto era Fiat, L'ora della lucertola (selezione ufficiale Venezia Eventi 2004) Dov'è Auschwitz, La fabbrica dei tedeschi e la parte digitale del lungometraggio L'abbuffata, del 2007.
Ideale prosecutore della scuola di Vittorio Storaro, Ferrari reinventa l'estetica del suo maestro contaminando le tecniche tradizionali della pellicola con i territori ancora inesplorati dell'immagine digitale.
La sua ricca filmografia comprende numerosi altri lavori tra cui Fatti della banda della Magliana, di Daniele Costantini (Premio AIC Migliori Cinematografia all'Altrocinema Film Festival nel 2005), L'isola di Calvino di Roberto Giannarelli, Mariti in affitto e Come le formiche, di Ilaria Borrelli, Vecchie e Occhi che videro di Daniele Segre, Rose e Pistole di Carla Apuzzo, Complicazioni nella notte di Sandro Cecca e Ragioni politiche di Giuseppe Bertolucci.
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