Nato a Roma nel 1982, Nicola Campiotti si laurea in Filosofia presso l’Università di Siena. Tra il 2002 e il 2003 dirige il documentario Parole d’Ercolano in cui raccoglie le aspettative e le testimonianze di un gruppo di bambini della periferia napoletana che, conclusa la quinta elementare, lasceranno la scuola senza farvi più ritorno; realizza inoltre il cortometraggio L’era dell’ottimismo, in cui racconta la chiusura di un alimentari a conduzione familiare causata dall’apertura di un grande centro commerciale. Successivamente lavora sul set dei lungometraggi Non bussare alla mia porta di Wim Wenders (Don’t come knocking, 2004) – in questa occasione realizza per conto della Sony Pictures dieci corto-ritratti dei principali partecipanti alla lavorazione del film – e Quantum of Solace di Marc Foster (2008), in qualità di assistente di produzione. Nel 2009 firma il cortometraggio 399 B.C., liberamente tratto dall’Apologia di Socrate di Platone: il lavoro è una trasposizione della condanna a morte di Socrate nella New York contemporanea. Il corto è stato presentato al Festival di Torino nel novembre del 2009. Sarà un Paese è il suo primo lungometraggio.
2013 Regia, Sceneggiatura, Soggetto
L'esordio del regista romano Nicola Campiotti è una gradevole sorpresa, una docufiction che, malgrado l'eterogeneità dei suoi temi, mostra un'ottima compattezza, muovendosi sul doppio binario del racconto mitico e dell'analisi documentaria.
Il nuovo docu-fiction, che uscirà in sala col marchio Distribuzione Indipendente, è stato presentato alla stampa dal regista e dalla produttrice Stella Scapagnini, accompagnati dal giovanissimo protagonista.