Il 12 novembre 2011 è morto a Milano il Maestro Michele Francesio, pianista, compositore e direttore d'orchestra.
Era nato il 19 novembre 1937 a Borgo d'Ale (in provincia di Vercelli) e proprio in Piemonte aveva iniziato il suo percorso musicale,
a partire dagli studi consolidati presso il conservatorio di Torino. A Milano entrò a far parte dello staff artistico della Ri-Fi Record dove
prestò la sua opera per comporre, orchestrare e accompagnare al pianoforte i migliori cantanti del momento. Collaborò, tra gli altri,
con Iva Zanicchi (Monete d'oro), I Giganti (Il castello di Samuele - Notturno d'amore - La ballata delle streghe - Un momento d'amore), Fausto Leali (Oscurità). Sempre come autore partecipò ad importanti manifestazione canore tra cui il Festival di Sanremo (Sola in due - 1975).
Grazie alla sua solida preparazione accedemica scrisse, in un epoca in cui per essere compositore non era sufficiente sapere usare bene un
computer, diverse musiche orchestrali per il cinema: Una donna di seconda mano, con la partecipazione di Enrico Maria Salerno e Senta Berger, Barricata (film francese) diretto da Benjart e Un prete scomodo che vinse il primo premio Laceno d'oro alla sedicesima Rassegna del film neoralista. Sempre con l'orchestra, con la sezione d'archi della Sinfonica di Milano, realizzò due dischi, Romantic Love e I love Festivalbar, presentato da Oriella Dorella su Canale 5 e da lui stesso diretto e suonato in apertura della serata finale del Festivalbar 1983. La sua composizione Canal Grande divenne sigla della trasmissione televisiva VIII Mostra Internazionale di Musica Leggera - Festival del Disco di Venezia. A causa di una natura timida ed introversa non frequentò quella vita pubblica e salottiera tanto cara a molti suoi colleghi. Visse il suo mondo, la musica, come forma di comunicazione dell'ineffabile e dell'inesprimibile, una sorta di arcaico istinto primordiale che lascia ai sogni la purezza delle emozioni, senza intermediazioni, senza barriere.