Marcello Fois nasce a Nuoro nel 1960 e si laurea nel 1986 in italianistica presso l'Università di Bologna, dove attualmente risiede.
Nel 1989 scrive il suo primo romanzo, il giallo Ferro Recente, ambientato tra Nuoro e l'Emilia, che, grazie alla lungimiranza di Luigi Bernardi della Granata Press, viene pubblicato nel 1992 in una collana di giovani autori italiani su cui compaiono anche i primi libri di Carlo Lucarelli (Falange armata) e Giuseppe Ferrandino (Pericle il Nero). Nello stesso anno esce Picta, nel quale racconta le storie che si celano dietro alcune opere d'arte, con cui vince, ex aequo con Mara De Paulis il Premio Calvino. Seguono nel 1993 Meglio morti e Falso gotico nuorese, nei quali Fois torna alla sua contraddittoria e cupa Sardegna, e poi ancora Il silenzio abitato delle case (1996); Gente del libro (1996) e Sheol (1997), che indaga sulla comunità ebraica romana. Nel 1997, per lo sperimentale e metaforico Nulla, riceve il Premio Dessì.
Nel 1998 esce il primo romanzo di una trilogia, Sempre caro, completata in seguito da Sangue dal cielo (1999) e da L'altro mondo (2002), ambientata nella Nuoro di fine Ottocento e che ha come protagonista un avvocato, Bustianu, ispirato a un personaggio realmente esistito, Sebastiano Satta, coinvolto in un'inchiesta giudiziaria all'alba dell'Unità d'Italia. Ed è proprio grazie a Sempre caro che Fois nel 1998 vince il Premio Scerbanenco.
L'autore continua incessantemente l'attività di romanziere, scrivendo, tra gli altri, Gap (1999), che intreccia storie ambientate rispettivamente nel 1945 e nel 1995; Radiofavole (1998), scritto insieme a Fabrizio Festa; Sangue dal cielo (1999), ambientato nella Barbagia di fine Ottocento; Sola andata (1999) e l'oscuro Dura madre, ancora ambientato a Nuoro, che gli vale nel 2002 il Premio Fedeli.
Dopo la raccolta di racconti noir Piccole storie nere (2002) che hanno per protagonista una delle sue creature più celebri, il commissario Curreli, seguono Tamburini (2004), disillusa riscrittura dell'origine dell'Unità d'Italia; Memoria del vuoto (2006), biografia dello storico bandito sardo Samuele Stocchino; L'ultima volta che sono rinato (2006), omaggio ai poeti che più lo anno ispirato; In Sardegna non c'è il mare (2008), saggio sulla cultura barbaricina; Stirpe (2009), nuovo romanzo storico che attraversa il Novecento, il saggistico Paesaggi d'autore. Itinerari turistici (2011), il passionale Nozze di sangue (2011).
Oltre che alla narrativa, Fois si è dedicato anche alla stesura di sceneggiature, sia televisive (le serie thriller Distretto di polizia e Crimini), sia cinematografiche (il crudo Certi bambini, ambientato nella periferia di Napoli, e l'intenso biopic Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni).
Per il teatro invece ha scritto L'ascesa degli angeli ribelli, Di profilo, Stazione (un atto unico per la commemorazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna), Terra di nessuno e Cinque favole sui bambini (trasmesso a puntate da Radio 3 Rai). Ha realizzato anche un libretto operistico tratto dal romanzo di Valerio Evangelisti Tanit.
Attualmente sono in progetto gli adattamenti cinematografici dei romanzi Sempre caro e Ferro recente.
2005 Candidatura Miglior sceneggiatura per Certi bambini
2006 Soggetto
2004 Sceneggiatura
2003 Sceneggiatura, Soggetto