Nata a Roma nel 1959, la versatile Elisabetta Pandimiglio lavora come autrice, regista e sceneggiatrice per teatro, cinema e televisione. Dal 1981 al 1985 è coinvolta nella realizzazione di una serie di lavori teatrali per l'associazione culturale Punto Magnetico. Al contempo collabora come ricercatrice a Il bollettino dei libri di famiglia dell'Università di Roma La Sapienza e frequenta corsi di sceneggiatura.
Dal 1986 al 1992 scrive per la televisione documentari a carattere storico e sociologico. Ha pubblicato una serie di studi, indagini, saggi, su temi sociali e antropologici, e nel 2001 ha scritto il romanzo Ilia di Notte. È, inoltre, una delle fondatrici del Telefono Rosa, associazione nazionale contro la violenza alle donne, per cui pubblica una serie di studi su disagio femminile e prevenzione della violenza sommersa (Le voci segrete della violenza; Se tutte le donne del mondo; Disco rosso alla violenza; Disco rosso a un figlio; Esca Nuda; Ciao ragazzi; Cinque incontri con le leggi amiche, Europa rosa 2000; Una rete antiviolenza Urban).
Collabora alla rubrica settimanale Ditelo a Mafalda all'interno del programma del TG2 Dalla parte delle donne. Ha fatto anche parte di Controparola, gruppo di giornaliste e scrittrici nato nel 1992 su iniziativa di Dacia Maraini, come osservatorio per rilevare e denunciare la manipolazione culturale dell'immagine femminile operata dai media.
Nel campo della fiction, ha scritto vari cortometraggi e lungometraggi per il cinema, spesso realizzati in collaborazione con Cesar Augusto Meneghetti, tra cui il corto Punti di vista (1996), che ha ricevuto una menzione speciale ai Nastri d'argento; il mediometraggio Interferenze (1998), presentato al Festival di Locarno; il corto Senza terra (2001), ambientato in Brasile, premiato in numerosissimi festival internazionali; il documentario A sud del sud (2001), vincitore del il Grand Prix Sony; il documentario Zapaterra (2002), realizzato per i Diari Sacher di Nanni Moretti.
Nel 2003 sceneggia Cachorro Louco, scelto dalla Petrobras e del Ministero della Cultura brasiliano come miglior progetto di opera digitale, e realizza il lungometraggio Motoboy girato a San Paolo del Brasile, in concorso al Festival di Torino. Nel dicembre 2004 Il Centro Culturale Recyclart la invita a realizzare con Meneghetti la videoinstallazione Romevideo alla Gare Le Chapelle - Bruxelles. Nel 2004 dirige anche il documentario Sogni di cuoio, dedicato a un gruppo di calciatori latino-americani approdati in Italia, vincitore di un'altra menzione speciale ai Nastri D'argento.
In seguito Elisabetta Pandimiglio collabora per la Pablo film alla sceneggiatura e alle riprese della fiction Bambini. Nel 2005 scrive e dirige il corto Contromano, premiato in svariati festival e partecipa alla realizzazione del documentario Nichi di Gianluca Arcopinto, incentrato sulla vittoria alle primarie in Puglia di Nichi Vendola, e co-dirige assieme a lui il corto Verso Itaca.
Nell'estate 2004, scrive e dirige inoltre il documentario Comizi & quant'altro sulle elezioni provinciali in Salento.
Dopo aver realizzato alcuni progetti e spot per il Comune di Roma, nel 2007 dirige il documentario Taccone - Fuga in Salita, dedicato al celebre ciclista, vincitore del miglior film al Levante film festival 2007, e filma il video Countdown sul concerto a Roma di Fiorella Mannoia, Carlinhos Brown, Chico César e Adriana Calcanhoto. Inoltre sceneggia e collabora alla regia del film diretto da Gianluca Arcopinto Angeli distratti, docufiction che descrive l'incontro tra un soldato americano e una donna irachena. Nel 2008 realizza il video Roma Capodanno 08 e il documentario Testi e testimoni - Casa della memoria e della storia per le IPTV - Biblioteche di Roma. Collabora inoltre alla sceneggiatura di Terrorista di César Meneghetti.
Nel 2009 scrive e dirige il corto Mille giorni di Vito, sui figli delle detenute nelle carceri italiane, presentato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia. Realizza il video digitale L'estasi della ragione, mentre nel 2010 sceneggia e dirige il mediometraggio L'incontro, sulla storica partita di spareggio del 7 giugno 1964 tra il Bologna e L'inter. Nel 2011 è la volta di del documentario Più come un Artista, dedicato allo chef Gennaro Esposito.
2004 Premio Miglior documentario per Sogni di cuoio
2007 Sceneggiatura
2003 Regia, Sceneggiatura