Mireille Enos ha dichiarato a Variety di sperare ancora nella realizzazione di World War Z 2, sequel del film del 2013 diretto da Marc Forster che l'ha vista protagonista al fianco di Brad Pitt.
Sono trascorsi sette anni dall'uscita al cinema di World War Z ma l'attrice che nel film ricopriva il ruolo di Karen Lane spera ancora di vedere sul grande schermo il sequel dell'opera apocalittica. L'interprete di Gangster Squad ha detto che sarebbe "un vero peccato" se il film sugli zombi diretto da David Fincher non venisse mai realizzato.
Il sequel avrebbe riunito sia Enos che Brad Pitt, il quale sarebbe così tornato a collaborare con David Fincher dopo Seven, Fight Club e Il curioso caso di Benjamin Button. Pitt produsse anche World War Z con la sua Plan B dopo aver ottenuto i diritti dell'omonimo romanzo di Max Brooks. Nel film di Forster, l'attore premio Oscar ha interpretato il protagonista Gerry Lane, un ex investigatore delle Nazioni Unite chiamato a cercare un vaccino contro l'epidemia zombi che è esplosa nel mondo.
"Sembra che ci sia una piccola maledizione su di esso", ha detto Enos a Variety. "Eravamo tutti pronti per lavorare. Avevamo Fincher, avevamo una bellissima sceneggiatura e poi non si è fatto più nulla".
Ricordiamo che World War Z registrò un ampio consenso da parte di pubblico e critica, incassando oltre 540 milioni di dollari e diventando così il film sugli zombi con il maggior incasso di sempre. Ecco spiegato perché, già nel 2013, la Paramount annunciò il piano di realizzare un sequel, la cui regia venne affidata a J.A. Bayona (The Impossible), mentre la sceneggiatura sarebbe stata firmata da Steven Knight. Parlando di "maledizione", Mireille Enos fa riferimento a ciò che è accaduto negli anni a seguire. Nel 2016, infatti, Bayona si è dovuto tirare fuori per altri impegni lavorativi ed ecco che, nel 2017, è stato chiamato in causa David Fincher. Tutto sembrava pronto, con le riprese che avrebbero avuto inizio nell'estate del 2019, toccando Georgia, Spagna e Thailandia. Nel febbraio dello scorso anno, però, si è deciso di bloccare e quindi abbandonare il progetto, probabilmente per via dei costi troppo elevati. Ad influire sul budget della Paramount sarebbero stati anche il settimo e ottavo capitolo di Mission: Impossible girati uno dopo l'altro. Bisogna inoltre considerare l'impossibilità di far uscire il film sul mercato cinese, poiché in Cina vige il divieto di distribuire opere che parlino di zombi.
All'inizio di quest'anno, il produttore Jeremy Kleiner ha comunque detto che un sequel sarà realizzato "prima o poi", per cui non rimane che incrociare le dita e attendere nuovi aggiornamenti riguardo il progetto.