Wentworth Miller: "Quel meme mi ha ferito perché pensavo al suicidio"

Una vecchia foto della star di Prison Break sovrappeso ha spinto l'attore a raccontare i retroscena svelando la profonda crisi che lo ha colpito qualche anno fa.

Negli ultimi anni su internet si è diffusa la moda dei meme, foto buffe o curiose di star beccate in pose non proprio impeccabili. L'Oscar di Leonardo DiCaprio, la tristezza di Keanu Reeves e Ben Affleck, le smorfie di Jennifer Lawrence hanno dato vita a prese in giro virali che talvolta hanno trovato l'approvazione delle stesse star. Troppo spesso, però, il web supera la misura. Questo è il caso di Wentworth Miller. L'attore, vittima di un meme molto cattivo che ironizzava sul suo aumento di peso e sulla sua forma fisica, ha preso la parola per spiegare con grande sincerità cosa nasconde la foto incriminata. Di seguito il meme in questione e la lunga e accorata risposta di Miller pubblicata su Facebook.

Today I found myself the subject of an Internet meme. Not for the first time. This one, however, stands out from the...

Pubblicato da Wentworth Miller su Lunedì 28 marzo 2016

Oggi sono diventato il soggetto di un meme di Internet. Non è la prima volta. Questa volta, però, è diverso. Nel 2010, quando avevo quasi smesso di recitare, mantenevo un basso profilo per una serie di ragioni. La prima e più importante, stavo pensando al suicidio. Questo è un tema di cui ho parlato pubblicamente, ma all'epoca soffrivo in silenzio. Come molti altri. In pochi conoscevano il mio stato d'animo. Stavo male, mi vergognavo e le voci nella mia testa mi spingevano verso l'autodistruzione. E non era la prima volta. Ho lottato con la depressione sin dall'infanzia. E' una battaglia che mi è costata tempo, opportunità, relazioni, e migliaia di notti senza dormire. Nel 2010, nel momento più brutto della mia vita adulta, cercavo un confronto o una distrazione. E l'ho trovato nel cibo. Avrebbe potuto essere qualsiasi altra cosa, droga, alcool, sesso. Ma il cibo è diventato l'unica cosa che mi interessava. Ci sono stati momenti in cui il picco della mia settimana era mangiare guardando il nuovo episodio di TOP CHEF. A volte era sufficiente. Doveva esserlo. E sono ingrassato. Un giorno, mentre passeggiavo per Los Angeles con un amico, abbiamo incrociato una troupe impegnata a girare un reality show. I paparazzi mi hanno riconosciuto e, senza che me ne accorgessi, hanno scattato la foto e l'hanno pubblicata insieme a quelle che appartenevano ad altri momenti della mia carriera. Mia madre ha uno di quegli "amici" che sono i primi a darti le cattive notizie. Ha trovato l'articolo su di me in una rivista e glielo ha inviato via mail. Lei mi ha chiamato, preoccupata. Nel 2010, mentre lottavo per la mia salute mentale, era l'ultima cosa di cui avevo bisogno. La faccio breve, sono sopravvissuto. E anche quelle foto. Sono contento. Ora, quando vedo quella immagine di me con la mia maglietta rossa, con un raro sorriso sul volto, mi torna in mente la mia lotta. La mia perseveranza e il mio impegno per sconfiggere tutti i demoni, dentro e fuori di me. Come un fiore sul cemento, persisto. Sempre. Ancora. Nonostante tutto. La prima volta che ho visto queste meme comparire sul mio feed, devo ammetterlo, mi ha fatto male da morire. Ma come ogni cosa nella vita, gli devo dare un senso. E il senso che io do a questa immagine è la Forza. La Guarigione. Il Perdono. Di me e degli altri. Se tu o un'altra persona sta lottando, l'aiuto esiste. Cercalo. Scrivi. Manda un'email. Alza il telefono. A qualcuno importa. Stanno aspettando di sentirti. Con amore - W.M. ‪#‎koalas‬ ‪#‎inneractivist‬ ‪#‎prisonbroken‬

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Nel 2013 Wentworth Miller ha reso pubblica la propria omosessualità declinando l'invito a partecipare al Festival Internazionale del Film di San Pietroburgo per via delle leggi contro gli omosessuali della Russia. In un discorso tenuto al Human Rights Campaign Seattle Gala, l'attore ha ammesso: "Durante l'adolescenza ero un bersaglio. Dovevo parlare nel modo giusto, avere il portamento giusto, comportarmi nel modo giusto. Ogni giorno era un test e c'erano mille modi diversi per fallire, mille modi in cui avrei potuto tradirmi perché non ero in grado di vivere secondo gli standard della società o di ciò che era ritenuto normale." Miller ha ammesso di aver tentato il suicidio a 15 anni: "Quando qualcuno mi chiedeva se quello fosse un grido di aiuto io rispondevo 'No'. Tu chiedi aiuto se credi che ci sia bisogno di aiuto. E io non ne avevo bisogno. Io volevo solo dire la verità".