Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti vince il Nastro dell'Anno 2020. Un premio all'eccellenza per i produttori, Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar e Paolo Del Brocco per Rai Cinema, a Giorgio Diritti per lo stile essenziale di una regia importante e alla straordinaria performance di Elio Germano.
Con l'apprezzamento dei Giornalisti Cinematografici per una squadra che ha realizzato con un contributo artistico e tecnico di altissima qualità un film sulla solitudine della malattia mentale ma, soprattutto, il racconto emotivo di una sofferta emarginazione.
Il Direttivo Nazionale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani ha deciso di assegnare il premio Nastro dell'Anno 2020 al film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti con la seguente motivazione:
"Un film che, con lo stile essenziale della semplicità, mette a fuoco la sofferenza e il talento personalissimo di un uomo che, attraverso l'esplosione della sua creatività irrefrenabile, riesce a riempire il vuoto della solitudine e superare il disagio dell'emarginazione e della malattia mentale. Ma, oltre il racconto di un personaggio così straordinariamente 'diverso', una riflessione sulle contraddizioni profonde di un mondo che -per dirla proprio con il suo straordinario protagonista - marcia a forte velocità in ogni direzione dimenticando 'tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta', i Ligabue che sono in mezzo a tanta civiltà."
Volevo nascondermi, video intervista a Elio Germano e Giorgio Diritti
"Sono molto felice di questo bellissimo riconoscimento a Volevo Nascondermi" commenta così il regista Giorgio Diritti l'assegnazione del Nastro dell'Anno 2020. "E' un respiro di felicità in un momento particolare della storia e di preoccupazione per il futuro del cinema italiano e di tutto il mondo artistico. Sono contento che questo premio raccolga tutti coloro che hanno reso possibile e bello il film. Lotta per la sopravvivenza, orgoglio ed ostinata fiducia oltre ogni difficoltà, sono stati il segno distintivo di Ligabue e credo saranno una buona traccia per tutti noi che amiamo il cinema e la sua magia".
Dopo aver vinto l'Orso D'argento al Festival di Berlino per la sua interpretazione di Toni Ligabue, Elio Germano esprime grande felicità per questo nuovo riconoscimento al film: "Mi fa molto piacere questo riconoscimento al film anche a casa nostra, dopo l'apprezzamento internazionale al Festival di Berlino. Mentre si gira un film ai premi non si pensa mai. Si pensa a fare il migliore lavoro possibile in funzione del pubblico che poi lo incontrerà. Ecco, questo passaggio è quello che più ci manca in questo momento. Speriamo che un altro premio così prestigioso aiuti il film a non disperdersi, speriamo di rivederlo presto nelle sale e che Toni possa presto avere finalmente il suo pubblico!"
I produttori Carlo Degli Esposti e Nicola Serra di Palomar commentano così la notizia del premio: "Siamo orgogliosi di questo riconoscimento. Lo siamo come produttori, appartenenti a un comparto, quello cinematografico, così fortemente colpito in questo momento e lo siamo personalmente, per aver potuto raccontare la storia di un "diverso", che con il suo immaginario ha entusiasmato intere generazioni. Ci auguriamo che questo film insegni ad ognuno di noi ad aver cura di tutti i "diversi" che si incontrano nella vita."
Paolo del Brocco di Rai Cinema dichiara: "Ringraziamo il Sindacato per questo Nastro che racchiude al suo interno anche tutti gli altri, e lo consideriamo per questo un premio di particolare valore. Con l'augurio di continuare il bellissimo percorso iniziato a Berlino, e riprendere il filo interrotto con il pubblico appena ce ne saranno le possibilità, a Giorgio Diritti, Elio Germano e tutto il cast i nostri complimenti per questo film che ci è particolarmente caro."