Se Jason Voorhees è diventato una delle icone horror più popolari degli anni '80, lo deve in parte anche a sua madre, la signora Pamela, che ha ha avviato per lui una sanguinosa carriera da serial killer, senza farsi problemi a sporcarsi le mani nel primo capitolo di Venerdì 13.
La scomparsa di Betsy Palmer quindi, avvenuta venerdì scorso (ebbene sì, di venerdì) merita di essere celebrata con la dovuta solennità, almeno dagli aficionados del genere horror e dai fan della saga. Nata 88 anni fa a Chicago, la Palmer è apparsa soprattutto in numerose serie televisive, ma sarà ricordata soprattutto per il ruolo di Pamela Voorhees nel film di Sean S. Cunningham, che era a tutti gli effetti l'assassina del primo capitolo, spinta ad uccidere gli ospiti del camping dal dolore devastante per la morte di suo figlio, un ragazzino disabile. E pensare che l'attrice accettò il ruolo solo per potersi permettere un'auto nuova, perché era convinta che nessuno avrebbe visto il film, che era "una vera schifezza".
L'attrice riprese il ruolo di Pamela anche per il secondo capitolo di Venerdì 13 - l'assassino ti siede accanto, nel quale passa ufficialmente il testimone a Jason (che tuttavia non sfoggia ancora il look iconico con la maschera da hockey) e poi diradò le sue presenze sullo schermo. Il finale di Venerdì 13 in ogni caso, sarà ricordato proprio per l'apparizione dell'attrice, che svela le sue reali intenzioni ad Alice, l'ultima sopravvissuta.