Casey Bloys, Chief Content Officer della HBO, ha parlato del reboot di True Blood, raccontando dell'esistenza di diverse versioni presentate sul tavolo e aggiungendo che ancora oggi nessuna di queste ha ancora ottenuto il via libera per essere sviluppata.
Nel dicembre 2020 è stato annunciato che la HBO stava lavorando ad un reboot di True Blood con Roberto Aguirre-Sacasa (Riverdale) destinato alla produzione esecutiva e alla scrittura del pilot insieme a Jami O'Brien (creatore della serie NOS4A2). Da allora ci sono state poche novità sul progetto e, secondo Casey Bloys, Chief Content Officer della HBO, in realtà non ci sarebbero poi molti aggiornamenti da condividere. Intervenuto a TV Line, Bloys ha raccontato che sono state proposte diverse versioni del reboot ma nessuna di queste ha ricevuto il via libera. "Sono nate diverse versioni del reboot. Non so se ci siamo vicino. Non voglio dare l'impressione di essere vicini all'ottenere il semaforo verde".
Bloys aveva già fatto affermazioni simili a The Hollywood Reporter, sottolineando che "nulla è davvero emerso" dalle idee presentate per lo sviluppo. In quell'occasione aveva anche notato di non considerare una buona idea un eventuale revival di Six Feet Under, dicendosi più concentrato sui progetti originali piuttosto che sui reboot e sui revival.
Ricordiamo che l'originale True Blood era incentrato su Sookie Stackhouse (Anna Paquin), una cameriera telepate che inizia una storia d'amore con il vampiro Bill Compton (Stephen Moyer), negli anni della co-esistenza tra vampiri e umani a Bon Temps, una piccola e fittizia cittadina della Louisiana. Quando è stata annunciata l'idea di sviluppare un reboot, Anna Paquin si era detta sorpresa ma aveva anche ammesso di essere decisamente ottimista nei confronti del progetto. Aveva infatti dichiarato: "Se sono sorpresa? A dire il vero sì. Nemmeno Charlaine Harris ne era al corrente. I telefoni di tutti noi hanno iniziato a squillare e ci siamo trovati davanti all'idea che il nostro show potesse essere rivitalizzato".
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Anna Paquin aveva quindi continuato a parlare della sua esperienza sottolineando quanto sia importante rimanere in contatto con i membri dei cast di vecchi film o serie in cui si è stati coinvolti. Sul legame che ancora oggi caratterizza il cast di True Blood, l'attrice aveva affermato: "Noi viviamo in un'epoca di narrazioni allargate che hanno reso pratica standard i reboot e i sequel. Quindi, è arrivata l'ora del reboot di True Blood? Non saprei. Non è il mio campo. Ho trascorso lì alcuni degli anni migliori della mia vita. Non so se raccontare altre storie connesse a quel mondo abbia davvero qualcosa a che fare con quanto abbiamo fatto noi. Ogni spettacolo dà vita ad una piccola famiglia. Durante il lockdown abbiamo dato vita ad una chiamata su Zoom. Eravamo più di 75...Nel corso degli anni, siamo sempre rimasti legati".