Tom Hanks attacca gli spettatori di "Era mio padre", disponibile su Disney Plus: "L'avete sottovalutato"

Nonostante il plauso della critica e sei nomination agli Oscar, "Era mio padre" è in qualche modo uscito dal dibattito pubblico. Ma non per Hanks, che lo definisce come "la sua interpretazione più sottovalutata".

Una scena di Era mio padre

Tom Hanks definisce Era mio padre il suo film più sottovalutato. Diretto da Sam Mendes nel 2002, il gangster movie restituisce un ritratto inedito dell'attore, nei panni di un sicario taciturno e tormentato. Nonostante il plauso della critica e sei nomination agli Oscar, il film è rimasto ai margini.

Tom Hanks e il suo lato più oscuro sottovalutato

Nel mare di ruoli iconici che Tom Hanks ha interpretato - da Forrest Gump a Walt Disney, passando per l'angelico Fred Rogers - pochi avrebbero immaginato di vederlo vestire i panni di un sicario. Eppure, proprio lì, nel cuore cupo di Era mio padre, l'attore premio Oscar trova uno dei suoi ritratti più inquietanti e, per certi versi, più intensi. Uscito nel 2002 con la regia raffinata di Sam Mendes, il film racconta una storia di lealtà e redenzione tra le pieghe cupe della criminalità organizzata durante la Grande Depressione. Ora, il film è disponibile su Disney +, offrendo a molti l'occasione di (ri)scoprire una gemma dimenticata.

Era Mio Padre 3
Una scena di Era mio padre

Il personaggio di Hanks, Michael Sullivan, è un killer al soldo della mafia irlandese nell'Illinois. Taciturno, imperscrutabile, emotivamente anestetizzato. L'uomo è devoto al suo capo John Rooney (interpretato da un gigantesco Paul Newman, alla sua ultima performance per il grande schermo), che lo considera come un figlio. Ma è proprio la dinamica familiare a implodere quando il figlio biologico di Sullivan, Michael Jr., assiste per caso a un'esecuzione. Da quel momento, la storia si fa corsa, fuga, e resa dei conti. Hanks abbandona il suo consueto calore espressivo per indossare un dolore silente: il suo sorriso è tirato, la voce roca e tagliente, la sua rabbia implosa come una bomba disinnescata troppo tardi. Quando la tragedia lo colpisce, non c'è spazio per lacrime sceniche: Sullivan non piange. Non sa più come si fa.

Le ali della libertà, Tom Hanks rifiutò il ruolo da protagonista. Ecco perché Le ali della libertà, Tom Hanks rifiutò il ruolo da protagonista. Ecco perché

Nonostante sei nomination agli Oscar (inclusa una postuma per Newman) e un'accoglienza critica di tutto rispetto, Era mio padre è scivolato via dal dibattito culturale come una fotografia sbiadita. Un caso raro, soprattutto per un'opera visivamente potente, dall'impianto registico elegante e dall'anima profondamente tragica. Ma per Tom Hanks, questo film resta una pietra miliare personale. L'ha spesso definito "la mia interpretazione più sottovalutata", e guardandolo oggi è difficile dargli torto.