Il mondo è col fiato sospeso per la sorte dei cinque passeggeri del sottomarino Titan, disperso nel Nord Atlantico mentre puntava a raggiungere il relitto del Titanic. E proprio il regista del colossal di successo, James Cameron, aveva messo in guardia sulla pericolosità di quel tipo di esplorazione molto tempo fa.
"State andando in uno dei posti più spietati sulla Terra", ha detto Cameron riferendosi all'esplorazione in acque profonde in un'intervista del nel 2012 con il New York Times riemersa e divenuta rapidamente virale. "Non è che potete chiamare i soccorsi per farvi venire a prendere."
Il commento di James Cameron è tornato a essere tristemente attuale dopo la notizia della scomparsa dai radar del Titan di OceanGate, che trasportava cinque passeggeri in viaggio per vedere i resti del Titanic, diramata domenica scorsa. Con circa 96 ore di ossigeno, il Titan vede Stockton Rush, CEO di OceanGate, ai comandi. I suoi compagni di viaggio hanno pagato oltre 250.000 dollari per visitare il relitto, tra di essi figura l'avventuriero britannico Hamish Harding, due membri di una famiglia di imprenditori pakistani e un esperto del Titanic. Il Titan ha perso il contatto con la nave da ricerca canadese Polar Prince dopo un'ora e 45 minuti dall'inizio del suo viaggio.
"Ci sono solo due cose che potrebbero essere accadute. O hanno perso tutta la potenza o la nave ha sviluppato una breccia nello scafo ed è implosa all'istante. Entrambe non lasciano speranza", ha detto l'esperto David Pogue alla CBC martedì.
Titanic: James Cameron dà una risposta definitiva al dilemma della porta
L'immersione di James Cameron dell'11 settembre 2001
Lo stesso James Cameron ha effettuato varie immersioni in luoghi impervi, recandosi più volte a studiare il relitto del Titanic. La più nota è quella dell'11 settembre 2001 quando il regista, insieme all'attore Bill Paxton, si trovava nelle profondità dell'oceano mentre si verificava il peggior attacco terroristico della storia. Cameron stesso si è reso conto di essere "presumibilmente l'ultimo uomo nell'emisfero occidentale ad apprendere cosa era successo", ha detto a Spiegel International nel 2012.
"Il giorno in cui i terroristi dell'11 settembre hanno ucciso 3.000 persone a New York e Washington, mi stavo immergendo nel Titanic", ha ricordato successivamente il regista.
Bill Paxton, scomparso nel 2017, svelò al Guardian nel 2002, "Gli ho detto, 'Jim, il mondo è cambiato dal momento in cui ti sei immerso a quando sei riemerso'. È stati strano. Ci siamo sentiti un po' come dei sopravvissuti là fuori."