Titanic: il "biglietto" per visitare il relitto con il tour subacqueo ha un prezzo folle

Esplorare ciò che resta del Titanic nei fondali dell'Oceano Atlantico sarà possibile grazie ad una spedizione che porterà un gruppo ristretto di persone a visitare il relitto: ma il prezzo del biglietto è proibitivo.

Quaranta persone hanno pagato tra i 100mila ed i 150mila dollari per ispezionare il relitto del Titanic tramite la spedizione organizzata da OceanGate Expeditions.

Una scena di Titanic
Una scena di Titanic

Quando sono trascorsi quasi 110 anni dal naufragio del Titanic, sul fondale dell'Oceano Atlantico continua a deteriorarsi il relitto del celebre transatlantico. Nonostante il tempo trascorso, il fascino della nave protagonista dell'omonimo film di James Cameron rimane intatto e proprio per questo motivo non stupisce la scelta di un gruppo di persone di sborsare un'importante cifra per prendere parte al tour che gli permetterà di calarsi 3.800 metri in profondità per ammirare ciò che resta del Titanic.

La spedizione rappresenterà la prima tappa di quello che probabilmente diventerà un viaggio annuale negli abissi. La società, OceanGate Expeditions, ha annunciato l'iniziativa lo scorso anno, facendo sapere che i clienti paganti sarebbero stati in grado di visitare il relitto sborsando tra i 100mila ed i 150mila dollari ciascuno. Per quanto riguarda l'aspetto etico della spedizione, ci sono molti dilemmi intorno ai naufragi: alcuni credono che i preziosi oggetti dovrebbero essere recuperati, sebbene un'operazione del genere risulti complessa e costosa; altri, invece, sostengono che la nave rappresenti la fossa comune delle oltre 1.500 persone che morirono durante il naufragio.

Kate Winslet e Leonardo DiCaprio in una scena di Titanic
Kate Winslet e Leonardo DiCaprio in una scena di Titanic

Il team di OceanGate, dal canto suo, sta pianificando di fare la cronaca del deterioramento del relitto. "L'oceano si sta prendendo questa cosa e dobbiamo documentarla prima che scompaia tutto o diventi irriconoscibile", ha detto Stockton Rush, presidente di OceanGate. Oltre agli abitanti delle profondità marine, per lo più batteri e archei, che si nutrono dell'acciaio e di altri materiali che costituivano la nave, le forti e mutevoli correnti oceaniche hanno a lungo impedito alla nave di rimanere riparata nel fango sul fondo dell'Atlantico. "Ad un certo punto, la ringhiera a prua, che è molto iconica, potrebbe crollare", ha detto Rush.

Gli strumenti di Titan includono telecamere ad alta definizione e apparecchiature sonar multi-raggio, che consentiranno alla compagnia di comprendere meglio il campo di detriti della nave, l'ecologia e la progressione del suo deterioramento. I membri paganti dell'equipaggio di Titan gestiranno anche l'attrezzatura sonar e svolgeranno altre attività di ricerca. Anche biologi marini e archeologi sono coinvolti nella spedizione OceanGate e probabilmente contribuiranno agli obiettivi scientifici della missione.