Thelma & Louise, Susan Sarandon: "Avevo sottostimato quanto avrebbe offeso i maschi bianchi eterosessuali"

Susan Sarandon torna a parlare della portata rivoluzionaria di Thelma & Louise in occasione del trentesimo anniversario del film, celebrato con la collega Geena Davis e con la sceneggiatrice Callie Khouri.

Thelma & Louise e le protagoniste Geena Davis e Susan Sarandon celebrano la ricorrenza riunite al Greek Theatre di Los Angeles, dove la Sarandon ha confessato di aver "sottostimato quanto il film avrebbe offeso i maschi bianchi eterosessuali".

Susan Sarandon e Geena Davis rievocano THelma & Louise su Harper's Bazaar nel 2016
Susan Sarandon e Geena Davis rievocano THelma & Louise su Harper's Bazaar nel 2016

Diretto da Ridley Scott nel 1991, Thelma & Louise si è rivelato un enorme successo di pubblico e critica incassando 45 milioni di dollari nel mondo e ottenendo sei nomination agli Oscar. La sceneggiatrice Callie Khouri ha conquistato l'Oscar per la Miglior Sceneggiatura originale. Geena Davis ha spiegato di aver pensato che il successo del film avrebbe dato il là a un'ondata di produzioni guidate da protagoniste femminili, ma aspetta ancora che questo succeda:

"Pensavo che ci sarebbero stati così tanti film con protagoniste donne, sulle donne, qualunque cosa. Mi sono detta 'Sediamoci e aspettiamo che avvenga tutto questo magico cambiamento'. Stiamo ancora aspettando, per ora non è successo. Sembra che ogni cinque anni circa ci sia un altro film con donne che ha un grande successo e la gente dice 'Beh, ora sicuramente tutto cambierà', e in realtà non accade".

Thelma & Louise, il bacio di Susan Sarandon e Geena Davis 30 anni dopo (FOTO)

Thelma e Louise: un'immagine del film
Thelma e Louise: un'immagine del film

La collega Susan Sarandon si dice, invece, scioccata e stupita da certe reazioni al film, soprattutto da parte di uomini:

"Ho completamente sottostimato che stavamo entrando nel territorio dei maschi bianchi eterosessuali. Si sono sentiti offesi, ci hanno accusato di glorificare l'omicidio e il suicidio. A me non sembrava una gran cosa, ma sembrava insolito che ci fosse una donna con cui poter essere amica in un film. Normalmente, se in un film ci sono due donne, si odiano automaticamente per qualche ragione e piantano un casino".

Callie Khouri ricorda ancora la terribile recensione di John Leo di US News & World Report:

"Non dimenticherò mai il suo nome. Ha definito il film neofascista. Ho pensato, wow, devi davvero aver vissuto nella bambagia per chiamare questo film neo-fascista dopo tutte le stronzate che le donne hanno dovuto sopportare in ogni film che sia mai stato realizzato".