The Walking Dead ha sempre cercato di oltrepassare i limiti del gore e della violenza e nella prima parte della settima stagione è riuscita davvero a superare se stessa.
Anche se alcune star dello show hanno anticipato che d'ora in poi la tensione si potrebbe alleggerire, i produttori ci tengono caldamente a far sapere che la violenza mostrata nella serie è necessaria alla narrazione. La produttrice esecutiva Gale Anne Hurd ha dichiarato: "Abbiamo ricevuto molti feedback sul livello di violenza. Abbiamo deciso di rallentare un po' mentre giravamo la seconda parte della stagione." La settima stagione di The Walking Dead, finora, è stata ricca di momenti disturbanti e la Hurd lascia intendere che avrebbero potuto andare anche oltre.
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Più articolata la risposta dello showrunner Scott M. Gimple: "La violenza nella premiere era presente per una ragione. L'orrore di ciò che è accaduto ai personaggi era voluto perché l'episodio segna l'inizio di una nuova storia. Non credo che quella debba essere la dose di violenza costante dello show, era necessaria per traumatizzare i personaggi e renderli docili al volere di Negan. La violenza contenuta nella premiere aveva uno scopo narrativo, quando usiamo questi toni lo facciamo per un motivo preciso".
Il guru degli effetti gore Gregory Nicotero: "Per quanto il primo episodio sia stato brutale, fa parte della nostra bibbia che descrive come è diventato il mondo. Non credo che ci censureremo mai, per quanto sia stato difficile guardare quell'episodio non penso che avremmo potuto raccontare quella storia in modo diverso. Non ci freneremo mai. C'è una differenza sostanziale tra la violenza contro gli walkers e quella tra esseri umani, ma è necessaria per la nostra storia".
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