David Ayer, regista di The Tax Collector, è intervenuto in difesa del suo protagonista Shia LeBeouf, accusato di Brownface dal popolo del web, pratica tramite le quale si usa prendere in giro le persone latine, indiane e nord africane.
David Ayer ha preso la parola su Twitter dopo che parecchi utenti si sono scagliati contro la pellicola e Shia LaBeouf, dopo aver visto il nuovo trailer del film diffuso nei giorni scorsi. Nel trailer di The Tax Collector Shia LaBeouf e la co-star Bobby Soto interpretano due esattori delle tasse per un boss del crimine di Los Angeles e alcuni utenti hanno pensato che Shia LeBeouf interpretasse un personaggio latino, ma David Ayer ha prontamente replicato:
"Risposta davvero importante: Shia interpreta un ragazzo bianco che è cresciuto in un quartiere degradato. È un ragazzo ebreo che interpreta un personaggio bianco. Anche l'unico personaggio bianco nel film."
Questa polemica sui social media per The Tax Collector arriva dopo che David Ayer ha rivelato in un'intervista con Slash Film che Shia LaBeouf è andato ben oltre per interpretare correttamente il personaggio nel film. Infatti, l'attore 34enne è arrivato al punto di farsi tatuare tutto il petto per entrare meglio nella parte di Creeper.
The Tax Collector racconta di David e Creeper che lavorano per un criminale chiamato Wizard, per il quale si occupano di raccogliere i proventi delle attività illegali. Quando un vecchio rivale del "Mago" ritorna dal Messico nella città di Los Angeles, le attività devono affrontare una svolta inaspettata e David si ritrova alle prese con il tentativo di proteggere ciò a cui tiene di più: la sua famiglia.
Il film debutterà nei cinema americani, on demand e sulle piattaforme di streaming il 7 agosto.