Quando la Warner Bros. gli ha proposto The Suicide Squad - Missione Suicida, James Gunn ha riferito allo studio che avrebbe accettato di scrivere e dirigere il film soltanto a due condizioni specifiche, una legata alla classificazione ed una al luogo in cui si sarebbero tenute le riprese.
Fin dall'inizio, il regista James Gunn ha avuto le idee chiare su The Suicide Squad - Missione Suicida: il film doveva essere classificato come R ed essere quindi vietato ai minori. Nel corso della sua carriera, Gunn si è fatto conoscere ed apprezzare dalla maggior parte del pubblico per il franchise di Guardiani della Galassia che, come tutti i film del Marvel Cinematic Universe, è stato classificato come PG-13 (vietato ai minori di 13 anni). I suoi primi lungometraggi, come Slither e Super, sono invece film assolutamente R-Rated. Quando Gunn si è trasferito alla Warner Bros. per scrivere e dirigere uno dei film dell'universo DC, dopo essere stato licenziato (per poi essere di nuovo assunto) dalla Disney, era comprensibilmente alla ricerca di un po' di libertà. Proprio per questo ha richiesto la valutazione R per il sequel di Suicide Squad, ottenuta poi per il fatto che il film contiene "forte violenza e sangue, linguaggio esplicito, riferimenti sessuali, uso di droghe e nudità".
Come ha spiegato Gunn, questa condizione è stata presentata fin dall'inizio, molto prima che firmasse anche per dirigere il film. "Era semplice. Stavo scrivendo la sceneggiatura ed ho parlato con Peter Safran, che è il produttore e il mio manager. Gli ho detto 'Penso che questa cosa sarà classificata come R. Devo sapere che a loro va bene", ha detto Gunn a IndieWire durante una recente intervista, aggiungendo: "E, all'inizio, mi ero impegnato solo a scriverlo. Non ho pensato alla regia, perché non ero ancora pronto per un impegno così a lungo termine".
"Ho detto, 'Sarà classificato come vietato ai minori perché è come un film di guerra'. Ho una grande avversione per i film di guerra o i film con armi da fuoco in cui le persone vengono colpite senza nessuna reale ripercussione", ha spiegato il regista che, oltre a questa, aveva aggiunto un'ulteriore condizione: il film doveva girarlo vicino a casa sua. La Warner Bros., come ha detto Gunn, "odiava" entrambe queste condizioni, anche se presto ha acconsentito alle esigenze del regista. "Quando ho finito la sceneggiatura, mi hanno chiesto di dirigerlo ed ho detto che lo avrei fatto a due condizioni, ed erano entrambe condizioni che odiavano. Una di queste era che doveva essere classificato come R. L'altra era che dovevo girare ad Atlanta, in Georgia, perché mio padre stava morendo e viveva a St. Louis, mentre loro volevano girare nel Regno Unito. Non potevo essere così lontano da mio padre. Quella del Regno Unito era in realtà la condizione più grande, perché è molto più costoso girare a causa di tutte queste tasse negli Stati Uniti. Ma quelle erano le mie condizioni e alla fine hanno detto di sì. Sono stati fantastici. Mi hanno lasciato fare le mie cose". Ricordiamo che il padre di Gunn è morto una settimana prima che iniziasse a girare il film ad Atlanta.
The Suicide Squad - Missione Suicida riunisce Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn e Joel Kinnaman nel ruolo del leader Rick Flag. A loro si sono aggiunti alcuni nuovi cattivi che vengono arruolati in servizio, tra cui Idris Elba, John Cena, David Dastmalchian, Daniela Melchior e Sylvester Stallone (voce di King Shark). Il film sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 5 agosto.