Aaron Sorkin ha confermato di voler scrivere The Social Network 2, sequel del film del 2010 da lui sceneggiato e diretto da David Fincher. Proprio il ritorno del regista rappresenta l'unica condizione alla quale Sorkin firmerebbe per realizzare l'opera.
Dieci anni sono trascorsi dall'uscita al cinema di The Social Network: un decennio durante il quale il mondo dei social, in particolare quello di Facebook, è cambiato rapidamente, tra evoluzione e involuzione, plasmando di conseguenza anche la società che ci circonda. Se fino a qualche tempo fa la creazione di Mark Zuckerberg poteva ancora essere considerata come un mezzo per collegare persone da ogni parte del mondo, spingendole a scambiarsi opinioni e notizie in tempo reale, ad oggi si fa sempre più concreta la sensazione che il social network sia dominato da fake news, teorie complottiste e contenuti a sfondo politico. Lo sa bene Aaron Sorkin che, dopo aver sceneggiato il film del 2010, ha espresso la propria volontà di scrivere un sequel del lungometraggio, ma ad una sola condizione: anche il regista David Fincher dovrà essere coinvolto nel progetto. "Lo scriverò solo se sarà David a dirigerlo", ha detto lo sceneggiatore.
Nel 2019, Sorkin ha rivelato che il produttore del film, Scott Rudin, gli aveva inviato più di una e-mail riguardo un potenziale sequel del film vincitore dell'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio e miglior colonna sonora. "Ho ricevuto più di un'e-mail da lui con un articolo allegato che diceva 'Non è ora di un sequel?'" ha dichiarato Sorkin, aggiungendo: "Prima di tutto, sapevo molto di più su Facebook nel 2005 rispetto ad ora, ma ne so abbastanza per sapere che dovrebbe esserci un sequel".
Intervenuto nel podcast Happy Sad Confused, Sorkin ha dichiarato: "Voglio vedere un sequel ed anche Scott (Rudin) vuole vederlo. La gente me ne ha parlato. Quello che abbiamo scoperto è il lato oscuro di Facebook... E Sandberg e Zuckerberg sembrano disinteressati a fare qualcosa al riguardo". Sorkin ha quindi spiegato di avere già il materiale di partenza da adattare per realizzare il film in questione: Zucked, un libro del 2019 scritto dal primo investitore di Facebook Roger McNamee.
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L'opera racconta l'intima resa dei conti di McNamee riguardo il catastrofico fallimento di Zuckerberg, capo di una delle aziende più potenti del mondo, nell'affrontare i danni che sta facendo. È una storia che inizia con una serie di bruschi risvegli. C'è soprattutto la consapevolezza nascente dell'autore che la piattaforma sia stata manipolata da alcuni attori pessimi. Scopriamo quindi come colui che ha investito per primo in Facebook abbia compreso come il social network per eccellenza stia distruggendo la democrazia e decida di fare la sua parte affinché questo venga impedito.