The Mandalorian, Baby Yoda come Christian Bale e Steve Carell? Ecco perché

Il direttore della fotografia di The Mandalorian ha paragonato le scene con Baby Yoda a quelle con Christian Bale e Steve Carell in Vice e Foxcatcher; scopriamo perché.

Tra soli due giorni la seconda stagione di The Mandalorian sarà disponibile su Disney+, ma nel frattempo, inganniamo l'attesa con qualche curiosità sullo show, come ad esempio la scoperta di un bizzarro fattore che accumuna Baby Yoda a Christian Bale e Steve Carell...

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Vice: Christian Bale è Dick Cheney in una foto del film

Secondo il direttore della fotografia della serie, Greig Fraser - lo stesso che si è occupato di Vice di Adam McKay e Foxcatcher di Bennet Miller - c'è una peculiarità che ha reso molto simile il processo filmico dietro questi tre progetti, in particolare per quanto riguarda la sua area di competenza.
"La gomma ha una resa diversa dalla pelle sullo schermo, ed è davvero, davvero complicato far sembrare autentiche le protesi in gomma se l'illuminazione non è quella giusta" ha spiegato Fraser. "Ho lavorato a Vice con Christian Bale e Foxcatcher con Steve Carell, ed entrambi i film facevano affidamento in gran parte su protesi di gomma. Bisogna sempre tenere in conto il tipo di materiali che stai riprendendo, e in quel caso non si trattava di pelle", continua, elaborando sulle condizioni specifiche necessarie per poter catturare al meglio le immagini su pellicola, in modo da far sembrare il più autentica possibile la magia del reparto make-up.

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The Mandalorian 2: Il bambino in una tenera foto

Le stesse condizioni, e lo stesso tipo di lavoro, applicato anche a Baby Yoda di The Mandalorian "Per fortuna con Il Bambino ci siamo potuti qualche libertà in più, dato che non era un mix di protesi e vera pelle. Ma è anche una marionetta" ha ammesso, rivelando come, assieme a Jon Favreau, hanno cercato di accentuare l'effetto "cuteness".
"Una delle cose che Jon ha voluto fin dall'inizio è stato quel accenno di peluria sulla testa del Bambino, che lo rende particolarmente adorabile. E per metterlo in risalto ha suggerito una sorte di retroilluminazione che avrebbe permesso di mostrarla meglio, dandogli una maggiore tridimensionalità".
Inoltre, continua Fraser "Ci siamo accertati fin da subito che ogni scena con il Bambino fosse propriamente illuminata, in modo da evidenziare quei grandi occhioni, e renderlo irresistibile".

Beh, d'altronde, l'attenzione ai dettagli fa la qualità, e si nota eccome... Non trovate?