Troy Baker, protagonista del videogioco The Last of Us, si è pronunciato sulla serie tv che andrà in onda su HBO. Il doppiatore americano, che ha prestato la voce a Joel e ne ha anche creato i movimenti tramite motion capture, è convinto che la serie possa funzionare, laddove un eventuale adattamento cinematografico - lo avrebbe dovuto girare Sam Raimi - non lo aveva mai convinto del tutto: "Il formato episodio è più efficace per raccontare questa storia, perché è impossibile cercare di condensare un'esperienza videoludica di sedici ore in un film di due ore", ha spiegato in un'intervista concessa al sito Fandom.
"Fare tre o quattro stagioni, riprendendo quasi alla lettera l'intera storia del gioco, è una grande opportunità per far vivere l'esperienza a un pubblico più vasto." Al netto di tali considerazioni, però, Baker è convinto che il gioco rimanga imbattibile, per un semplice motivo: "Quando si passa dall'autunno all'inverno, dopo la caduta di Joel, e si pensa che lui sia morto, vedi il coniglio nella never, e la freccia, e poi ti accorgi che c'è Ellie lì da sola, e sei tu a schiacciare in avanti sul controller: ecco, quella è una cosa che non puoi vivere al di fuori dal gioco."
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Troy Bakerè attivo nel campo del doppiaggio dal 2004, e in ambito videoludico, oltre che per The Last of Us, è noto soprattutto per la serie Uncharted, dove presta la voce al fratello del protagonista Nathan Drake, e per i videogiochi di Batman dove, a seconda dei singoli titoli, ha doppiato sia il vigilante di Gotham City che la sua nemesi, il Joker, ispirandosi alla performance di Mark Hamill per quest'ultimo. Ha prestato la voce a entrambi i personaggi anche in varie produzioni animate, e dal 2012 al 2016 è stato il doppiatore ufficiale di Loki in diverse serie della Marvel, a cominciare da Ultimate Spider-Man. È anche la voce di Hulk nel videogioco degli Avengers che uscirà a fine anno.