La seconda stagione di "The Last of Us" sembra risolvere un grosso problema del secondo gioco della serie, ovvero la gestione dei cattivi. Il teaser di anteprima della HBO suggerisce che la serie introdurrà una minaccia molto prima rispetto al gioco, con la possibilità di approfondire parti della trama che nel capitolo videoludico mancavano. Proprio come fatto già con la prima stagione della serie tv.
La Minaccia dei Seraphite e il Ruolo del Profeta
Mentre il primo capitolo della serie si è concluso con la straziante decisione di Joel di salvare Ellie, la seconda stagione esplorerà le conseguenze di questa scelta e la successiva ricerca di vendetta di Ellie. Tuttavia, uno dei problemi principali della seconda stagione di "The Last of Us" è stato il ritardo nell'introduzione dei Seraphite, un culto misterioso che gioca un ruolo cruciale nella storia.
La serie TV può correggere questo errore integrando i Seraphite sin dall'inizio, creando un equilibrio tra le storie di Ellie e Abby e aumentando la tensione narrativa. Nel videogioco, i Seraphite diventano una minaccia significativa solo negli ultimi atti, ma la serie potrebbe introdurli in modo più organico e coerente.
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La serie TV ha l'opportunità di approfondire subito la complessità dei Seraphite e il loro leader enigmatico, il Profeta, che ha ispirato i suoi seguaci a vivere una vita senza tecnologia e piaceri, creando una comunità autosufficiente. Questa anticipazione nella trama permetterà di esplorare meglio le dinamiche tra i vari gruppi e di dare maggiore profondità alla narrazione, rendendo la seconda stagione di "The Last of Us" ancora più avvincente e completa.