Era nell'aria, nonostante l'avanzare di Timothée Chalamet: Adrien Brody ha vinto l'Oscar per il miglior attore protagonista grazie a The Brutalist di Brady Corbet. Una prova la sua che ha stregato l'Academy: l'ebreo László Tóth, dopo essere stato detenuto nei campi di concentramento, arriva in America senza un soldo, iniziando a lavorare per il mecenate Van Buren, rivoluzionando l'architettura mondiale. Nel cast anche Felicity Jones e Guy Pearce.
L'attore, sale sul palco e abbraccia Cillian Murphy ringraziando, iniziando il consueto discorso: "Fare l'attore è un mestiere fragile e delicato. Ma quando sei qui poi metti le cose in prospettiva. Tutto può svanire. Quello che rende questa serata speciale è la gratitudine verso il mestiere che amo fare. Oltre il punto più alto della carriera c'è sempre un momento in cui ricominciare da capo, dimostrando di essere all'altezza di questo premio",

E continua, al suo secondo Oscar dopo Il pianista: "Ringrazio i miei genitori, ancora una volta sono qui a testimoniare contro il razzismo e l'antisemitismo. Possiamo imparare dal passato. Lottiamo per ciò che è giusto". The Brutalist ha ricevuto dieci candidature all'Oscar 2025.