Alcune scene di The Batman fanno uso della tecnologia virtuale impiegata per i set della serie televisiva The Mandalorian. Lo ha svelato Rob Bredow, supervisore creativo della Industrial Light & Magic, durante una conferenza dedicata al mondo degli effetti speciali. Egli ha precisato che il film di Matt Reeves, le cui riprese sono attualmente in corso a Liverpool, sta facendo ricorso alla cosiddetta "produzione virtuale", una tecnica che consente di creare gli effetti visivi in tempo reale e che nel caso della serie creata da Jon Favreau era usata per generare gli ambienti in cui si muovono i personaggi.
Si tratta di una strategia che sta diventando sempre più popolare a Hollywood, anche per questioni di sicurezza, dato che consente alla produzione di svolgersi con un numero ridotto di persone sul set - elemento fondamentale a causa della situazione globale da marzo - ma senza dover aggiungere tutto dopo le riprese come si è soliti fare con il green screen, per esempio.
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The Mandalorian è stata la prima produzione televisiva a fare uso di questa tecnica, che il creatore Jon Favreau aveva già utilizzato per la realizzazione de Il Re Leone, e lo stesso Favreau ha menzionato l'aspetto tecnologico come principale motivo per cui il serial ambientato nel mondo di Star Wars non ha avuto particolari problemi per il completamento della seconda stagione, disponibile su Disney+ a partire dal 30 ottobre, e non dovrebbe averne neanche per la terza, le cui riprese dovrebbero iniziare entro la fine dell'anno, appena Pedro Pascal avrà finito di girare un altro progetto.
L'uso della produzione virtuale per altri titoli, come The Batman, può essere un metodo efficace per evitare altri ritardi di lavorazione, e sarà impiegato anche per il film Marvel Thor: Love and Thunder, il cui regista Taika Waititi ha avuto modo di servirsene lavorando con Favreau.