Dopo aver conquistato il pubblico con un Batman oscuro e intimista, Matt Reeves si trova oggi a gestire un doppio fronte: la celebrazione televisiva di The Penguin e l'attesa titanica per The Batman 2. Sul red carpet degli Emmy, il regista ha offerto spunti preziosi sul futuro della sua Gotham.
L'attesa di The Batman 2 per James Gunn
Matt Reeves ha confermato che l'attenzione principale ora è dedicata a The Batman 2, le cui riprese inizieranno in primavera. Robert Pattinson, ha assicurato il regista, è "super entusiasta della sceneggiatura". Nonostante i ritardi dovuti a scioperi e motivi personali, il copione è finalmente pronto, con un'uscita fissata per il 2027.

La pressione dei fan si è fatta sentire, ma James Gunn, oggi a capo di DC Studios, ha difeso Reeves invitando il pubblico a rispettare i suoi tempi creativi: "Lasciate che scriva la sceneggiatura con il tempo che gli serve... Non vi deve qualcosa perché vi piace il suo film. Voglio dire, vi piace il film per merito suo, quindi lasciate che Matt faccia le cose a modo suo".
Un endorsement che ribadisce la fiducia verso un autore capace di combinare introspezione e spettacolarità. Nel frattempo, The Penguin potrebbe tornare con una seconda stagione, confermando che la Gotham di Reeves non è un progetto isolato, ma un ecosistema narrativo destinato a crescere tra cinema e televisione.
Matt Reeves tra Gotham e Hollywood
Reeves ha raccontato che l'idea di uno spin-off sul Pinguino è nata quasi per caso, quando Colin Farrell gli inviava video di prova dal set londinese: "C'era una vita ardente che prendeva forma, ed è un attore incredibile".

Quella scintilla creativa ha dato origine a una serie HBO Max che oggi non solo arricchisce l'universo narrativo di Gotham, ma ha anche sbancato agli Emmy, conquistando ben nove premi, incluso quello per Cristin Milioti.
L'entusiasmo generato attorno al personaggio di Oswald Cobblepot ha spinto Matt Reeves a confessare che non è l'unico volto della sua Gotham a meritare un'ulteriore esplorazione. "Ne abbiamo parlato, sì", ha ammesso, pur sottolineando che al momento le priorità sono altre.
Questo non significa, però, che i corridoi oscuri di Arkham o le strade notturne della città non possano in futuro accogliere nuove storie autonome, ognuna con il potenziale di approfondire l'universo gotico e decadente introdotto dal regista.