Suicide Squad è così cupo da richiedere uno psicanalista sul set!

Il tasso di realismo richiesto da David Ayer è tale da rischiare di mettere in crisi gli interpreti.

Dal set di Suicide Squad arrivano voci sempre più inquietanti. Jared Leto, attore di metodo a cui è stato affidato il compito di far rivivere il folle Joker, non uscirebbe mai dal personaggio e, in sua assenza, avrebbe recapitato ai colleghi regali in tema. Uno per tutti, un topo vivo inviato alla collega Margot Robbie, che interpreta la sua compagna Harley Quinn, accompagnato da una lettera d'amore. Ma la questione sarebbe ancor più complessa.

A quanto pare il film sarebbe così cupo e realistico da spingere il regista David Ayer a richiedere la presenza fissa sul set di uno psicoterapeuta per essere sicuro che gli attori non soffrano di problemi mentali. "David Ayer crede nel realismo" ha spiegato Adam Beach, che interpreta Christopher Weiss, alias Slipknot. "Perciò se il tuo personaggio è tormentato, vuole che anche tu sia tormentato. Vuole che sia reale. Per essere sicuro che la cosa non sfugga di mano, ha chiamato sul set una specie di terapista che serve a evitare di farci uscire di testa. E' un amico di David Ayer ed è davvero unico. Il suo aiuto serve a evitare che qualcuno di noi sparisca e decida di non presentarsi più sul set".

Suicide Squad: il team (quasi) al completo in una foto promozionale
Suicide Squad: il team (quasi) al completo in una foto promozionale