Nel corso di una nuova intervista concessa al Guardian, Brian Cox ha riflettuto sul recente successo di Succession e del suo personaggio, ma anche sui suoi lati negativi, come l'aver perso l'anonimato, dato che adesso lo riconoscono tutti.
Questa nuova celebrità ha lasciato Cox con sentimenti profondamente contrastanti. Significa essere "fotografati" fuori dall'appartamento in cui vive quando è Londra. "Ho perso l'anonimato", ha dichiarato mestamente, "e mi sono reso conto che era quello che contava per me. Non ho mai vissuto un'esperienza simile. Voglio dire, chiedi il successo nel tuo lavoro, lo ottieni e poi devi affrontare le conseguenze. Ho sempre tenuto alla mia privacy, ma ora non c'è più. Sono stato molto fortunato ad averla avuta per così tanto tempo. Sono più di 60 anni che faccio questo mestiere. E finalmente è finita".
L'anno prossimo, Cox tornerà in Scozia per dirigere il suo primo lungometraggio, Glenrothan, ambientato in una distilleria di whisky. Interpreterà anche uno dei protagonisti. "Avrei dovuto farlo quest'anno", ha rivelato. "Ma è diventato oltremodo difficile perché ero esausto". Anche se dubita di tornare a vivere in Scozia, l'attore ha insistito sul fatto che "sicuramente sarò sepolto lì. Questo lo so".
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La sua residenza principale è a New York, ma mantiene un punto d'appoggio a Londra, dove vivono il figlio e la figlia avuti dal precedente matrimonio. "E", ha aggiunto, "perché Londra rappresenta per me la libertà. Quando sono arrivato a Londra come studente negli anni '60, era il periodo dell'incredibile mobilità sociale. E tutti coloro che erano vivi all'epoca sanno quanto fosse fenomenale".