Stranger Things: David Harbour ritrova il Demogorgone nella parodia della serie! (VIDEO)

Stranger Things: David Harbour, lo sceriffo Hopper della serie, ha partecipato ad una parodia del Saturday Night Live tra misteri, portali e il Demogorgone.

Stranger Things, David Harbour, uno dei protagonisti della serie Netflix, ha simpaticamente preso in giro la serie con una parodia durante la sua conduzione del Saturday Night Live.

David Harbour, che nel suo monologo ha ribadito di avere anche altri credits all'attivo (e sembrava sinceramente sorpreso quando alcuni spettatori hanno esultato alla menzione di Hellboy), ha dichiarato di aver rifiutato la proposta di fare un discorso a tema sulla serie dove interpreta Jim Hopper, preferendo invece portare il pubblico in giro per lo studio 8H nell'edificio della NBC (una delle modalità meno usate per il monologo, di solito strutturato come canzone o interazione con le persone presenti in sala).

Ovviamente, la cosa ha preso una piega strana fin da subito, con David Harbour avvicinato da Kate McKinnon a proposito della presenza di uno strano portale simile a quelli che portano al Sottosopra in Stranger Things. Harbour, rassegnato, si è quindi recato al suo interno, dove ha scambiato l'attrice Aidy Bryant per il personaggio di Barb e poi incontrato Pete Davidson, che ha giustificato la sua assenza nei due episodi precedenti dicendo di essere rimasto intrappolato nel Sottosopra (in realtà pare che fosse impegnato sul set di The Suicide Squad).

Appare anche il Demogorgone, che per l'occasione divora Beck Bennett, e c'è un colpo di scena legata all'organizzazione di Saturday Night Live: il vero capo è Kenan Thompson (attualmente il membro più longevo del cast, essendo entrato a farne parte nel 2003), mentre il creatore del programma, Lorne Michaels, è ridotto al rango di stagista. Un simpatico inside joke all'interno di quello che è stato l'unico vero rimando alla serie nel corso della puntata, e uno dei pochi rimandi alla cultura popolare in generale insieme alla parodia su Joker, reinventato in chiave parodistica ibridandosi con Sesame Street.