Stephen King ha criticato la decisione della Hachette Book di sospendere la pubblicazione dell'autobiografia di Woody Allen, Apropos of Nothing, in seguito alle polemiche che hanno investito la casa editrice. A preoccupare lo scrittore è che un episodio di questo genere possa rappresentare un pericoloso precedente contro la libertà di espressione di chiunque e in particolare di chi voglia esprimere le proprie opinioni attraverso un testo o un libro.
Il veto ha messo a disagio Stephen King, il quale ha dichiarato il proprio disappunto attraverso una serie di tweet dal suo profilo personale: "La decisione della Hachette di abbandonare il libro di Woody Allen mi mette molto a disagio. Non è per lui, non me ne frega niente del signor Allen. È la persona alla quale verrà messa la museruola dopo a preoccuparmi". Per poi aggiungere: "Se pensate che sia un pedofilo, non comprate il libro. Non andate al cinema. Non andate a sentirlo suonare jazz al Carlyle. Potete scegliere cosa fare con il vostro portafoglio... trattenendolo. In America, è così che facciamo". Per poi chiudere: "Permettetemi di aggiungere che è stato un fottuto colpo di scena per Hachette voler pubblicare il libro di Woody Allen dopo aver pubblicato quello di Ronan Farrow". Quest'ultimo riferimento riguarda l'unico figlio che Woody Allen ha avuto da Mia Farrow, ora giornalista del New York Times, che è sotto contratto milionario con la Hachette con il suo bestseller Catch and Kill (in Italia uscito con il titolo di Predatori), incentrato sullo scandalo delle molestie sessuali da parte di Harvey Weinstein.
Il memoir del regista dell'ultimo Un giorno di pioggia a New York era stato comprato in gran segreto, tanto che la notizia della sua uscita, prevista per il 7 aprile, era stata data solo un paio di giorni fa. Ma tanto è bastato per far montare il polverone. In prima fila c'è Dylan Farrow, la figlia adottiva, che accusa da sempre il regista di averla molestata da bambina, nonostante Woody Allen sia stato assolto da tale reato con formula piena da oltre vent'anni, poi i dipendenti della Hachette che ieri hanno deciso, per protesta, di abbandonare gli uffici di New York, costringendo così l'azienda a bloccare la pubblicazione del libro. "La decisione di cancellare il libro di Allen è stata difficile. Alla HBG prendiamo molto seriamente i nostri rapporti con gli autori e non cancelliamo i libri con leggerezza". Così ha spiegato in una nota Sophie Cottrell, vicepresidente senior della comunicazione di Hachette. "Come editori ci assicuriamo ogni giorno nel nostro lavoro che si possano sentire voci diverse e punti di vista contrastanti. Inoltre, come azienda, ci impegniamo a offrire un ambiente di lavoro stimolante, di supporto e aperto a tutto il nostro staff".
Scenario diverso invece in Italia dove il libro di Woody Allen uscirà come da programma per La nave di Teseo. Il direttore editoriale Elisabetta Sgarbi ha rassicurato i lettori sottolineando come l'uscita di Apropos of Nothing possa anzi essere l'occasione per "aiutare le librerie italiane che sono in forte sofferenza in questo momento".