Star Wars: l'autore di Aftermath respinge le critiche al suo eroe gay

Chuck Wendig si è ribellato all'omofobia di alcuni fan accusandoli di essere come l'Impero.

Come sappiamo, tra i vari prodotti del canone di Star Wars in arrivo vi sono anche una serie di romanzi che amplieranno ulteriormente il già sterminato universo galattico. Il primo di questi, Star Wars: Aftermath, è uscito negli USA la scorsa settimana ed è balzato già al quarto posto nella lista dei bestseller del New York Times.

Nonostante il successo, non sono mancate le critiche legate sia all'effettiva qualità del libro che all'avvicendamento di autore nel franchise. I precedenti romanzi della saga di Star Wars erano firmati da Timothy Zahn a cui, adesso, è subentrato Chuck Wendig. A far storcere il naso ai fan vi sarebbe, però, anche un'altra ragione.

Star Wars: Aftermath è ambientato dopo la distruzione della seconda Death Star, mentre si vocifera che l'Imperatore e Darth Vader siano morti. Al centro della storia troviamo la ribelle Norra Wexley, che lotta per la libertà mentre i nemici si radunano sul remoto pianeta di Akiva. Wendig introduce, inoltre, un nuovo personaggio, Sinjir Rath Velus, che è gay. Questa scelta ha scatenato le polemiche di molti fan e Chuck Wendig ha deciso di rispondere per le rime sul suo blog.

"Se siete infastiditi dal fatto che ho inserito personaggi gay e un protagonista gay nel mio libro, non ho niente per voi" scrive Wendig. "Non siete i buoni. Voi siete il malvagio e opprimente Impero. Se vi siete immaginati un mondo in cui Luke Skywalker possa essere infastidito dalla presenza di gay intorno a lui, non avete compreso lo spirito di Star Wars. Voi non siete l'Alleanza Ribelle. Siete il fottuto Impero. E' come dipingere Gesù che picchia i lebbrosi invece di tentare di curarli. Smettere di essere l'Impero. Unitevi all'Alleanza Ribelle. Qui abbiamo molto amore e accoglienza e buona musica e simpatici droidi".