Star Wars: L'Ascesa di Skywalker ha ricevuto un responso piuttosto controverso da critica e pubblico, ma Rian Johnson è orgoglioso del film diretto dal collega J.J. Abrams.
Gli ultimi due capitoli della nuova trilogia, Gli Ultimi Jedi e Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, sono estremamente diversi, ma hanno qualcosa in comune: sono probabilmente tra i più criticati film dell'intera saga.
Per alcuni, con Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson si era discostato troppo dalla tradizione, e aveva sconvolto eccessivamente l'universo creato da Lucas (e l'arco narrativo impostato da Il Risveglio della Forza), dando vita a un film poco "alla Star Wars". Per altri, J.J. Abrams, nel dirigere l'ultimo capitolo, ha "rattoppato malamente" gli eventi rivoluzionari dell'Episodio VIII, anche forse un po' per dispetto al collega, si dice in giro.
Sono in molti infatti a credere che sia addirittura venuta fuori una sorta di animosa rivalità tra i due registi, che si sarebbe manifestata attraverso le sceneggiature dei rispettivi film.
Questi però sono solo alcuni dei pareri che potete riscontrare navigando per il web - c'è anche chi ha amato entrambi, per dire -, e non corrispondono necessariamente alle reali intenzioni e ai sentimenti dietro le pellicole.
Chris Terrio, il co-sceneggiatore di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, ad esempio, ha dichiaratamente negato la presenza di una "faida" con Johnson. E Johnson, dal canto suo, sembrerebbe aver gradito la pellicola di Abrams.
Intervistato da Joshua Horowitz agli Academy Award, il regista del film candidato all'oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale, Knives Out, si è dichiarato orgoglioso del lavoro fatto per l'ultimo capitolo della saga.
"Mi sono davvero divertito guardandolo. Mi ha reso davvero orgoglioso vedere il cuore e l'anima che J.J. ci ha messo nel realizzarlo, e vedere i miei amici che erano nel film portare l'intera saga a una conclusione. Per me, in qualità di fan di Star Wars, è stata davvero un'esperienza speciale".