J.J. Abrams, regista di Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, ha affermato che il nuovo film, episodio finale della saga non sarà privo di sorprese, dopo che molti fan avevano dato per scontato che lui avrebbe riportato il franchise in zone più sicure in seguito agli stravolgimenti effettuati da Rian Johnson.
Intervistato dalla rivista inglese Total Film in merito a Star Wars 9, J.J. Abrams ha spiegato la differenza principale fra il primo e il terzo capitolo della nuova trilogia: "Con l'Episodio VII mi ero imposto di aderire all'approccio che, nella mia testa, era giusto per Star Wars. Si trattava di trovare un linguaggio visivo, come la scelta di girare in esterni ed evitare il più possibile la CGI. Con l'Episodio IX continuiamo su quella strada, ma mi sono anche ritrovato a fare cose che forse non avrei osato fare prima." E stando al cineasta, il merito è di Johnson e delle scelte fatte per l'Episodio VIII: "Rian mi ha ricordato che è il motivo per cui facciamo questi film - non per fare qualcosa che abbiamo già visto prima."
J.J. Abrams ha ulteriormente dichiarato: "Non dico di essere stato soggetto a limitazioni con l'Episodio VII, ma volevo fare qualcosa che fosse più in linea con la trilogia originale. Con l'Episodio IX, mi sono detto che fosse il caso di andare oltre." Possiamo quindi aspettarci che Star Wars: L'Ascesa di Skywalker, nelle sale italiane dal 18 dicembre, dia alla saga una conclusione coerente ma anche capace di sorprendere. I fan più conservatori speravano che il nuovo film "correggesse" quanto fatto da Rian Johnson in Star Wars: Gli ultimi Jedi, ma Abrams ha più volte ribadito che il lavoro del collega non ha influito su dove sarebbe andato a parare il capitolo finale della storia degli Skywalker.
Quello di Abrams non è l'unico lavoro legato all'universo di George Lucas in arrivo entro la fine dell'anno: da oggi, nei paesi in cui è già disponibile Disney+, è iniziata la prima stagione di The Mandalorian, serie a cura di Jon Favreau.