Sono passati ben cinque anni dall'uscita nelle sale di Star Wars: The Last Jedi, ottavo episodio della saga ideata da George Lucas, e ancora oggi non si fa altro che parlare del suo controverso finale.
Sulla questione è intervenuto nuovamente il regista Rian Johnson che, in una recente intervista ai microfoni di The Atlantic, ha voluto motivare il suo approccio non convenzionale alla saga di Star Wars. "Ho cercato di dare al film un finale grandioso. Adoro i finali e anche quando si tratta del secondo capitolo di una trilogia cerco di dare il meglio per fare in modo che venga ricontestualizzato quanto accaduto e renderlo un progetto in grado di camminare sulle proprie gambe. O almeno, questo è quello che ho cercato di fare. Questa idea velenosa di voler creare una proprietà intellettuale si è completamente insinuata alla base della narrazione. Tutti pensano soltanto a come continuare a sfruttarla. A me invece piace un finale atipico in cui la barca vichinga viene bruciata in mare".
Star Wars: Gli Ultimi Jedi, perché il film ha reso onore alla saga
Al momento Rian Johnson è impegnato su altri progetti, ma non sembra aver abbandonato il mondo di Star Wars. Il regista, dopo aver realizzato Star Wars: Gli ultimi Jedi, aveva iniziato lo sviluppo di un altro potenziale film della saga stellare di cui non erano stati svelati i dettagli al di là del fatto che potrebbe essere il primo capitolo di una storia più ampia.
A ottobre Johnson, intervistato da Variety, aveva già aggiornato i fan dichiarando che aveva parlato del suo progetto con Kathleen Kennedy e le conversazioni erano ancora in corso: "Ho avuto un'esperienza fantastica nel realizzare Gli ultimi jedi, si tratta solo di una questione di tempistiche".