Spencer, Pablo Larraín: "Volevo fare un film che piacesse a mia madre"

Nonostante gli ovvi paragoni con Jackie, Pablo Larrain svela l'approccio radicalmente diverso con il ritratto di Lady Diana, interpretata da Kristen Stewart, in Spencer, in concorso a Venezia 2021.

Dopo il successo di The Crown, il grande pubblico affamato di notizie sulla famiglia reale inglese concentra l'attenzione su Spencer, ritratto di Lady Diana fotografata in un momento preciso della sua breve vita, che sarà presentato in concorso a Venezia 2021. Il regista Pablo Larraín svela l'intenzione di realizzare un film che piacesse a sua madre.

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Spencer: Kristen Stewart è Lady Diana nella prima foto ufficiale

Sono molte le ragioni per cui Diana Spencer continua ad affascinare il pubblico quasi 25 anni dopo la sua morte: la sua figura ha proiettato un potente individualismo in contrasto con l'immagine abbottonata del mondo regale che ha sposato e poi rifiutato pubblicamente, la sua morte è una tragica incarnazione dei pericoli della fama moderna, inoltre era una donna all'avanguardia capace di svincolarsi dal regime oppressivo della famiglia reale.

"Non abbiamo cercato di spiegare chi fosse o di rispondere a domande su una scala più ampia della sua vita", ha assicurato Pablo Larraín in un'intervista telefonica con Indiewire. "Abbiamo immaginato la storia basandoci su ciò che pensiamo possa essere successo".

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Spencer: Kristen Stewart e Pablo Larrain sul set

Parlando del suo approccio al biopic, Larrain chiarisce: "Fondamentalmente, volevo fare un film che potesse piacere a mia madre. L'impulso è nato guardando una foto di mia madre quando aveva la stessa età di Diana all'apice della sua fama a metà degli anni '90. In qualche modo, nonostante le enormi distanze tra queste due donne, ho sempre sentito che mia madre fosse molto interessata a questa storia e che in qualche modo fosse influenzata da lei, come milioni di persone in tutto il mondo. Mi sono chiesto perché Diana avesse creato un tale livello di empatia. La risposta è molto complessa".

Ambientato a un raduno natalizio dei reali nella loro casa di vacanza a Sandringham House nel Norfolk intorno al 1991, Spencer offre una visione fantasiosa di Diana nel momento in cui la sua visione sulla realtà diventa più cupa e le sue frustrazioni con le tradizioni reali minacciano di schiacciare la sua determinazione. L'approccio di Larraín fonde la misurata performance di Kristen Stewart con la precisione della sceneggiatura dello scrittore di Locke Steven Knight e la frenetica colonna sonora di Johnny Greenwood. Per Larrain, "Diana era una donna normale intrappolata in un contesto molto insolito. Anche se proveniva da un ambiente aristocratico ed era vicina ai reali, è diventata un'icona della semplicità".

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Ben lontano dalla precisione storica di The Crown, l'approccio di Larraín abbraccia l'opportunità di inventare la propria versione del personaggio e le circostanze sconosciute che si sono verificate nel corso di quel fatidico fine settimana. Pur mantenendo le distanze da Carlo (Jack Farthing), la Diana di Spencer oscilla tra l'atteggiamento protettivo nei confronti dei suoi due figli (Jack Nielen e Freddie Spry) e la lotta con le snervanti aspettative impostele da rituali onnipresenti:

"La famiglia reale è molto discreta e non sappiamo molto su di loro. Ciò offre molto spazio alla finzione. Esiste molta letteratura su Diana, ma c'è un punto in cui devi fermarti o può inghiottirti, paralizzarti. Quando stai facendo un film che ha una prospettiva psicologica così forte, non puoi mai fare solo ricerca".