Questa serie di Apple TV+ viene elogiata da Stephen King come "praticamente perfetta"

C'è una serie fantascientifica su Apple TV+ che Stephen King ha definito "quasi perfetta", nonostante non sia stata rinnovata per altre stagioni e sia, anzi, poco conosciuta.

Una scena di Constellation

Cancellato dopo una sola stagione, Constellation di Apple TV+ ha saputo conquistare critica e pubblico grazie a una trama psicologica tesa e a interpretazioni solide. Stephen King lo ha definita "praticamente perfetta", sperando in un suo ritorno. Un altro gioiello della fantascienza moderna interrotto sul più bello, che meritava decisamente un secondo viaggio nello spazio narrativo. Che la parola di King possa fare cambiare idea alla produzione?

Constellation, la serie sci-fi amata da Stephen King

Quando Stephen King si sbilancia su una serie TV, vale la pena ascoltare. E se il Re del brivido ha definito Constellation di Apple TV+ "quasi perfetta", un motivo ci sarà. Nata dalla mente di Peter Harness, la serie del 2024 racconta il ritorno sulla Terra dell'astronauta Jo Ericsson - interpretata da una magnetica Noomi Rapace - dopo un disastro nello spazio. Ma ciò che trova al rientro è un mondo familiare solo in apparenza: qualcosa è cambiato, e forse non solo fuori, ma dentro di lei.

Constellation Photo 010105
Una scena di Constellation con Jonathan Banks

Una trama che gioca con il tempo, con le percezioni e con le identità, spingendo lo spettatore in un abisso di dubbi. Secondo King, si tratta di una serie "da mangiarsi le unghie" e "credibile", a conferma del suo valore, nonostante l'improvvisa cancellazione. Non sorprende che il pubblico l'abbia accolta con favore (attualmente ha il 71% su Rotten Tomatoes), attratto da un equilibrio calibrato tra tensione psicologica e profondità emotiva.

Baby Reindeer: Stephen King svela somiglianze e differenze col suo classico horror Misery Baby Reindeer: Stephen King svela somiglianze e differenze col suo classico horror Misery

A rendere Constellation ancora più incisiva è un cast notevole: oltre a Rapace, brillano Jonathan Banks, James D'Arcy e le giovani Rosie e Davina Coleman, che incarnano Alice, la figlia di Jo, con sorprendente intensità. Ogni personaggio è scolpito con cura, e la narrazione, sebbene prenda il volo con un ritmo lento, raggiunge nel finale una conclusione coinvolgente - ma non definitiva. C'erano ancora interrogativi da svelare, fili narrativi da tirare, e possibilità di far evolvere ulteriormente una storia già ben costruita. La mancata riconferma per una seconda stagione lascia un retrogusto amaro, perché questo universo narrativo aveva ancora molto da raccontare. E come ha sottolineato King, quando un'opera è "quasi perfetta", vale la pena darle un'altra possibilità di brillare.