Scarface torna in TV, stasera su Iris, alle 21:00 e apre la rassegna Estate 80, che farà buona compagnia agli spettatori del canale Mediaset tutto dedicato al grande cinema durante prime e seconde serate dei mesi più caldi del 2020.
Il capolavoro che Brian De Palma gira nel 1983 è scritto da Oliver Stone, che decide di spostare l'azione da Chicago a Miami rispetto allo Scarface di Howard Hawks, di cui è il remake.
Perchè la Miami degli anni '80 è una delle capitali mondiali del narcotraffico, come si trovarono ad appurare, a metà del decennio, quotidianamente, anche i detective Sonny Crockett e Rico Tubbs di Miami Vice, e il re del traffico di droga, in questo universo finzionale abbrutito ma mai più vicino alla realtà, è proprio quel Tony Montana protagonista di Scarface.
Al Pacino è un profugo cubano deciso a scalare le gerarchie malavitose degli Stati Uniti. La sua crudeltà senza eguali, e il prezioso braccio destro Manny, lo portano prima ad eliminare il suo boss, Lopez, e a sposarne la compagna, Elvira (Michelle Pfeiffer), poi a capo di un impero della droga. Fin qui tutto semplice? I problemi di Tony cominciano dopo, per via di una personalità instabile. Litiga con il suo più importante alleato, il boliviano Sosa, elimina il fedelissimo Manny per via della storia con la sorella Gina, verso cui ha un'attrazione morbosa, vede naufragare il matrimonio con Elvira giorno dopo giorno, in una spirale di follia che lo trascina nella più nera disperazione.
Fu Sidney Lumet ad avere la brillante idea di ambientare il nuovo Scarface a Miami, nuovo paradiso del narcotraffico, ma fu lo stesso Lumet a rigettare quella sceneggiatura, che fu affidata a uno squattrinato Oliver Stone, a quel tempo alle prese con problemi legati all'abuso di cocaina, come ha raccontato lo stesso regista a noi di Movieplayer.it al Festival di Zurigo. Troppo violenta, mancava di reali punti di vista politici, ma piacque ai produttori e a Brian De Palma che decise di girare quel film. Anche se non in Florida dove si era sparsa la voce che Scarface fosse finanziato addirittura da Fidel Castro, e dove la numerosa comunità di immigrati cubani cominciò a protestare per la cattiva immagine che di loro veniva data. Così, tra minacce e proteste, la produzione decise di girare negli studios di Los Angeles, con brevi capatine a Miami ma mai senza guardie del corpo personali per tutti.
Insieme al film che l'ha ispirato, quello Scarface - Lo sfregiato del 1932, a Il padrino, Quei bravi ragazzi o Nemico Pubblico, lo Scarface di De palma rappresenta sicuramente una delle vette più alte mai toccate dal gangster movie. E come i suoi degni compari di genere, anche il Tony Montana di Al Pacino dovette scontrarsi con la censura, che portò il regista a ritoccarlo più volte senza mai riuscire ad ottenere, tuttavia, che non fosse vietato ai minori. In Italia Scarface è arrivato al cinema nel 1984 ed ha avuto numerosi passaggi televisivi, i primi senza censure di nessun tipo, ma negli ultimi anni è stato replicato in prima serata con una scena parecchio "ripulita": quella, famosa, della motosega.