Franco Sparanero, in arte Franco Nero. Quasi cinquant'anni di carriera, un traguardo da festeggiare. Per l'occasione, un evento-omaggio, domenica 20 novembre alla Casa del Jazz di Roma, una serata di gala ad inviti nel corso della quale il Roma Film Festival consegnerà all'attore un Premio alla Carriera Internazionale. Internazionale come lui, che più di ogni altro attore italiano ha lavorato con straordinari cineasti in ogni parte del mondo, da Luis Buñuel a Sergei Bondarchuk, da John Huston a Rainer Werner Fassbinder, per citarne alcuni. Oltre 180 film girati come attore, 13 prodotti e la regia, nel 2005, di Forever Blues. Per celebrare questo grande protagonista della storia del nostro cinema, interverranno Vanessa Redgrave e molti attori e personaggi dello spettacolo. Verrà inoltre proiettato il documentario L'uomo dai mille volti sulla sua vita e la sua carriera, realizzato per l'occasione dal figlio Carlo Nero, e verrà eseguito un mini concerto Jazz da Lino Patruno e la sua orchestra.
Franco Nero esordisce sullo schermo nel '64 accanto ad Annie Girardot e Rossano Brazzi nel film La ragazza in prestito, ma diventa già agli inizi di carriera un'icona del cinema western con il personaggio di Django nel film omonimo del '66 firmato da Sergio Corbucci. Da quel momento la carriera del giovane attore, bruno con un fisico atletico e due penetranti occhi azzurri sarà inarrestabile facendogli conquistare fama e prestigio anche all'estero al pari di famosissimi colleghi come Paul Newman e Marlon Brando all'epoca ultraquarantenni. Le sue esperienze cinematografiche lo portano a lavorare con registi del calibro di John Huston ne La Bibbia; di Elio Petri in Un tranquillo posto di campagna; di Damiano Damiani ne Il giorno della civetta, tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia che gli ha valso il Premio David di Donatello per la miglior interpretazione maschile; di Florestano Vancini ne Il delitto Matteotti, di Joshua Logan in Camelot che segna l'inizio della storia d'amore con Vanessa Redgrave, tanto per citarne alcuni. Tanti sono i registi che lo hanno diretto in ruoli sempre diversi e complessi: Luis Bunuel, Rainer Werner Fassbinder, Pupi Avati, Carlo Lizzani, Franco Zeffirelli, Luigi Magni, Lucio Fulci, Marco Bellocchio, Elio Petri, Lamberto Bava. Molte sono anche le esperienze televisive che lo vedono impegnato in una serie di fiction di grande successo. Questo grande protagonista della storia del nostro cinema, che è passato attraverso le stagioni più importanti non solo del cinema Italiano ma anche di quello internazionale per aver lavorato con una trentina di cinematografie di tutto il mondo, allo scoccare di mezzo secolo di carriera può vantare il primato di una seria professionalità dimostrata in ogni sua interpretazione sempre all'insegna di una grande modestia e sobrietà che è insita nel suo DNA. Ammirato e stimato da registi del calibro di Quentin Tarantino che non ha fatto mistero nel dichiarare di essersi ispirato a lui per alcuni passaggi fondamentali dei suoi film, Franco Nero rappresenta senza dubbio nel novero dei grandi del Cinema Italiano un'importante icona del nostro tempo.