Anche quest'anno ci apprestiamo a dare il benvenuto al Roma Fiction Fest, il festival dedicato interamente alle serie televisive di rilievo nel panorama attuale del piccolo schermo. "Il cinema di oggi a livello industriale ha l'ansia dei teenager, perciò fa prequel sequel e serializza tutto per un pubblico globalizzato. La fiction americana invece ha trovato modi di produzione che si sono liberati dall'audience generalista e infatti produce per network, favorendo cosí una creativitá piú selettiva, che il cinema non può piú permettersi. Quindi la fiction lavora per quel pubblico che una volta era del cinema, ossia la borghesia illuminata, e per i ragazzi che frequentano il web. Un pubblico ultra competente, ecco perché la definisco fiction d'autore." ha detto il direttore Carlo Freccero durante un'intervista a Repubblica.
"Quello che gli altri chiamano thriller li definisco psycho. È uno dei generi piú importanti della fiction americana perchè esprime le paure inconsce. L'eroe positivo dei tempi di Hollywood è sostituito dal protagonista psicopatico che usa la patologia come punto di forza. Penso a Dexter, a Jack Bauer di 24 e anche a House of Cards dove Kevin Spacey per scalare il potete usa la sua sociopatia. In questa ottica abbiamo Fargo, curioso anche dal punto di vista produttivo, Mgm per la rete Fx". Tra i vari titoli presentati troveremo dunque i sopracitati House of Cards di Netflix, Fargo e Transparent, di Amazon TV, mentre il genere horror sarà rappresentato da The After, scritto da Chris Carter, papà di Mulder e Scully, e The Strain, firmata da Carlton Cuse e Guillermo del Toro. Ma il programma non sarà soltanto a stelle e strisce, anzi "dall'Europa ci sono cose interessanti come Trois Fois Manon di Artè; in Italia sono contento per l'anticipazione di 1992 la serie Sky su tangentopoli, e poi Il bosco, Ragion di Stato e Il Candidato con Filippo Timi, tutte cose che si incastrano perfettamente nella chiave del Fiction Fest". Che dire, non ci resta che metterci comodi e goderci lo spettacolo!