Dopo l'incredibile successo della saga di Twilight, nella quale faceva coppia fissa con l'ex-fidanzata Kristen Stewart, la carriera di Robert Pattinson è decollata. L'attore inglese si è lasciato alle spalle l'etichetta di star per adolescenti mettendosi alla prova con registi come David Cronenberg e Claire Denis e recitando in rischiosi progetti indie. Questo, però, non significa che Pattinson abbia rinnegato le proprie origini.
Ospite al Toronto International Film Festival con High Life, Robert Pattinson è tornato a parlare del franchise che lo ha reso celebre spiegando: "Mi sembra ieri che recitavo in Twilight, non mi piace quando criticano la saga. Quando affermano che Twilight è il loro guilty pleasure, dicono colpevole, ma in realtà si tratta di un piacere".
Robert Pattinson ammette che la scelta di recitare in pellicole minori, progetti rischiosi, di valore artistico come Civiltà perduta, Good Time, Cosmopolis e Maps to the Stars, non è stata interamente cosciente: "Si tratta di progetti che mi affascinavano, l'importante per me è approdare a ruoli molto diversi da ciò che ho fatto in passato".
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La voglia di spaziare e di mettersi alla prova come attore potrebbe riportare Pattinson là dove tutto è cominciato. L'attore non si tirerebbe indietro di fronte alla possibilità di fare ritorno alla saga di Twilight e di fronte all'ipotesi di una reunion scherza: "Dopo tutto il tempo che ho passato a idratarmi, sono pronto a interpretare un diciassettenne da un momento all'altro. Eccomi!"
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