Kristen Stewart parla della sessualità e del suo prossimo film "volgare e sfacciato"

Kristen Stewart ha parlato del suo prossimo film da regista dal linguaggio esplicito e della sua sessualità: 'Preferisco l'ambiguità'.

Chiacchierando con la rivista parigina Mastermind, Kristen Stewart ha esplorato la tematica riguardante la sua sessualità senza disdegnare alcuni raffronti con il mondo del cinema. "Adesso vediamo gli uomini e come si relazionano con il proprio corpo. Fanno cose fisiche che si ritengono fondamentali in prospettiva maschile. Ma credo che nella nostra storia ci sia una mancanza di onestà sulle esperienze femminili e sul modo in cui scopriamo i nostri corpi perché è come se fossimo spaventati ad usare certe parole".

L'attrice sta lavorando alla sua opera prima da regista, The Chronology of Water. Il film è un adattamento dell'omonimo memoir di Lidia Yuknavitch del 2011. Secondo quanto si legge su Amazon il libro racconta "il dolore estremo, per la sua sessualità in via di sviluppo, vissuto da una giovane donna che alcuni definiscono non tradizionale a causa della sua attrazione per uomini e donne".

Kristen Stewart Bionda
Una foto di Kristen Stewart con un taglio corto platino

"La mia frase preferita di questo film che sto scrivendo è "Pensavo a Sienna Torres e spingeva la sua mano nella mia f..a spalancata e tanto larga quanto una bocca che diceva figlio di pu...na"." ha dichiarato Stewart, consapevole del fatto che questo non sia il tipo di linguaggio che molti spettatori di film sono abituati a sentire in un romanzo di formazione al cinema.

"Non è qualcosa che metterebbe a loro agio chi ascolta ma penso sia il momento perfetto. Non c'è nulla di sporco in questo ma non c'è dubbio che sarò volgare, sarò completamente e sfacciatamente aperta sul fatto che siamo esseri interamente sessuali"

Nell'intervista Kristen Stewart ha anche spiegato quanto sia eccitata per la trama bisessuale del film, affermando che si adatta perfettamente al suo amore per tutte le cose ambigue. "L'ambiguità è la mia cosa preferita in assoluto. In termini di sessualità? Di sicuro. E anche nel fare un film, se rispondessi perfettamente a tutte le domande non permetterei al pubblico di vivere la propria esperienza e di fermarsi a riflettere. Mi sento nello stesso modo parlando di chi ci si porta a letto. Non vuoi sapere tutto subito dell'altro".