In Bridget Jones's Baby Renée Zellweger torna per la terza volta nei panni della pasticciona Bridget Jones. Ormai la simbiosi è tale da creare un'influenza reciproca tra interprete e personaggio. La Zellweger ha infatti dichiarato di aver impresso alcuni tratti della sua personalità nel personaggio al punto che il processo è diventato imbarazzante.
"E' successo più di quanto vorrei ammettere" ha confessato l'attrice. "Credo che sia il suo fascino, non è vero? Ci rivediamo tutte in Bridget Jones, nelle sue imperfezioni, condividiamo il suo monologo interiore sulle sue ansie, sulle sfide che affronta, sulla sua preoccupazione di non essere all'altezza. Tutte possiamo comprendere queste sensazioni. Per non parlare dell'incontinenza verbale, qualcosa che mi appartiene".
Sono passati 12 anni dall'ultima volta che Renée Zellweger ha indossato i panni di Bridget Jonees. Mentre l'attrice è cambiata in molti modi, Bridget è ancora Bridget. "Come mostri la maturazione di una persona che tenta di essere ancora fedele a se stessa? Come riesci a far capire che si è evoluta e come mostri dove non si è evoluta? Uno degli aspetti che prediligo di questa incarnazione dell'esperienza di Bridget Jones è che capovolge l'idea che in un certo momento della vita tutti siano maturati. Man mano che si invecchia, ci si rende conto che non è sempre così."
Bridget Jones's Baby sarà nei cinema a partire dal 22 settembre.
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