Quentin Tarantino sul suo ritiro: "Fare il regista è un lavoro per giovani"

Il regista Quentin Tarantino ha parlato delle motivazioni alla base del suo addio alla regia dopo il decimo film.

Quentin Tarantino è tornato a parlare della sua scelta di ritirarsi dal mondo del cinema dopo aver realizzato il suo decimo film, spiegando le motivazioni alla base della sua scelta.

Il filmmaker proseguirà comunque a lavorare nel campo dello spettacolo con progetti letterari, teatrali e forse televisivi. Quentin Tarantino, intervistato da Peter Travers, ha dichiarato: "Sento che sia arrivato il momento per iniziare il terzo atto della mia vita ed entrare un po' di più nel mondo della letteratura, che sarebbe come un nuovo padre, un nuovo marito. Non prenderei la mia famiglia obbligandola a un trasferimento in Germania o Sri Lanka, o in qualsiasi posto si svolgerà la prossima storia. Possono rimanere un po' di più a casa e fare il letterato".
Il regista ha proseguito spiegando: "Ho la sensazione che fare il regista sia un compito per i giovani. Penso che il cinema stia cambiando e faccio un po' parte della vecchia guardia".

L'idea di Quentin è nata prima di scoprire che sarebbe diventato padre, tuttavia la sua nuova situazione sembra averlo convinto ancora di più che si tratti della scelta giusta. Tarantino non ha però voluto rivelare se ha già deciso quale sarà il suo prossimo film, dopo la rinuncia al progetto ambientato nell'universo di Star Trek, confermando che bisognerà attendere un po' prima di rivederlo in azione su un set dopo il successo ottenuto da C'era una volta a... Hollywood, in corsa per 10 nomination agli Oscar 2020.

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