Perché il ruolo di Peter Weyland in Prometheus fu affidato a Guy Pearce, tutto sommato incompatibile con le esigenze della parte? È la domanda che molti si sono fatti vedendo il film nel 2012, dato che Weyland è ultracentenario mentre l'attore australiano, all'epoca delle riprese aveva 43 anni ed ebbe bisogno di abbondanti dosi di trucco, criticato dai più perché molto poco convincente. La spiegazione è legata a una sequenza tagliata già in sede di scrittura e a un casting annullato, quello di Max von Sydow per cause di forza maggiore.
Inizialmente, infatti, era previsto che Weyland apparisse in doppia versione, interpretato da due attori diversi: Max von Sydow per la versione anziana che appare all'inizio e alla fine del film, e Guy Pearce per una sequenza onirica in cui l'androide David accede ai ricordi di Weyland e lo vede con fattezze più giovani. Quella scena fu scartata prima dell'inizio delle riprese, ma dato che von Sydow non poteva partecipare al progetto si decise di affidare a Pearce tutta la parte di Weyland. Per compensare l'eliminazione della sequenza senza trucco, fu poi girato un video in cui il personaggio, ancora giovane, partecipa a un TED Talk dove espone le tematiche principali del film. Potete vedere quel video qui sotto:
Pearce è poi tornato, questa volta non accreditato ma senza bisogno di essere truccato per cinque ore, in un flashback all'inizio di Alien: Covenant, il sequel di Prometheus uscito nel 2017. Ridley Scott ha confermato alla fine del 2020, dopo l'acquisizione di 20th Century Fox da parte della Disney, che un altro capitolo del franchise è in lavorazione, ma non è ancora detto che sarà il terzo episodio dell'arco temporale che precede gli eventi del primo Alien. È anche in produzione una serie televisiva per FX, che sarà ambientata sulla Terra e a cura dello showrunner Noah Hawley.