Oscar 2016: polemiche per le nomination "troppo bianche"

Le candidature di quest'anno brillano per l'assenza di star e registi di colore. Snobbati Will Smith, Idris Elba, Spike Lee, Michael B. Jordan e F. Gary Grey.

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Lo scorso anno le mancate nomination all'attore David Oyelowo e alla regista Ava DuVernay per Selma - La strada per la libertà hanno sollevato molte polemiche. In molti hanno accusato l'Academy di razzismo e su Twitter si è diffuso l'amaro hastag #OscarsSoWhite, a sottolineare la delusione di molti. Che dire, quest'anno alla comunità afro di Hollwyood è andata molto molto peggio.

Le candidature agli Oscar di questa annata brillano per l'assenza di star di colore. La mancanza più grave sarebbe quella di Idris Elba che, secondo la critica, si sarebbe meritato una nomination come miglior attore non protagonista per la sua performance in Beasts of No Nation. Snobbato anche Will Smith, protagonista del dramma sportivo Zona d'ombra.

Straight Outta Compton: Neil Brown Jr., Aldis Hodge, Corey Hawkins, Jason Mitchell e O'Shea Jackson Jr. in un'immagine del film
Straight Outta Compton: Neil Brown Jr., Aldis Hodge, Corey Hawkins, Jason Mitchell e O'Shea Jackson Jr. in un'immagine del film

Creed - Nato per combattere, nuovo capitolo della saga di Rocky, è stato scritto e diretto dal nero Ryan Coogler e ha visto la bella performance di Michael B. Jordan, ma l'unico candidato è il bianco Sylvester Stallone. Straight Outta Compton ha una grande ensemble di giovani interpreti di colore ed è diretto dal nero F. Gary Gray, ma l'unica nomination che ha ricevuto è per la sceneggiatura, scritta da due bianchi.

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Snobbato completamente Chiraq di Spike Lee, a tenere alto il nome della comunità latina ci pensa, invece, per il secondo anno consecutivo il messicano Alejandro González Iñárritu con il suo Revenant - Redivivo.

Creed - Nato per combattere: Michael B. Jordan sul ring in una scena del film
Creed - Nato per combattere: Michael B. Jordan sul ring in una scena del film

La presidente dell'Academy Cheryl Boone Isaacs (prima presidente di colore e terza donna a ricoprire questo incarico) ha mantenuto un tono diplomatico, ma ha espresso la sua profonda delusione sul risultato delle nomination dichiarando: "Certo che sono delusa, ma non voglio, per questo, sminuire i film nominati. Questa è stata una grande annata per il cinema e non sai mai cosa succederà finché non apri il foglio di carta e leggi la lista dei candidati. Però l'Academy si sta muovendo troppo lentamente in tema di diversità, dovremmo accelerare."

C'è chi reagisce facendo finta di niente e chi invita all'azione. Infastidito dall'esito delle nomination, l'attore inglese David Harewood ha lanciato una proposta alle star candidate invitandole a partecipare alla cerimonia degli Oscar con la faccia dipinta di nero. Ecco il suo messaggio lanciato su Twitter: "Come segno di solidarietà con le loro assenze, suggerisco a tutti i candidati di presentarsi alla cerimonia degli Oscar con la faccia dipinta di nero. #OscarsSoWhite."

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A chi attribuire la colpa di questo passo indietro rispetto alle annate che hanno visto premiati 12 anni schiavo, Denzel Washington e Halle Berry? All'Academy? All'industria che non produce abbastanza pellicole coloured? Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti sotto la news.