Oscar 2012: Skoonheid, Happy Happy e gli altri candidati stranieri

Rapida carrellata sui contendenti dell'italiano Terraferma nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero.

Ormai tutte le nazioni hanno scelto il loro candidato che li rappresenterà nella corsa agli Oscar per il Miglior Film Straniero. Diamo un'occhiata agli sfidanti che contenderanno all'italiano Terraferma l'ingresso nella prestigiosa cinquina finale. Skoonheid (Beauty) di Oliver Hermanus è il film scelto per rappresentare il Sud Africa. Il film, che verrà distribuito in Dvd a Febbraio 2012 da Queer Frame, la linea a tematica GLBT di Atlantide Entertainment, vede protagonista François, afrikaner di mezza età dalla vita apparentemente tranquilla e molto borghese. Dopo molti anni l'uomo incontra Christian, 23 anni, figlio di un vecchio amico, perfetta incarnazione della bellezza. François prova immediatamente una forte attrazione che si trasformerà a breve in una passione insaziabile al limite dell'ossessione.

A fianco dell'acclamato Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismaki, la pattuglia scandinava schiera il danese Superclasico di Ole Christian Madsen, commedia matrimoniale che in patria si è rivelata una hit. La Svezia si affida al drammaticissimo Beyond, debutto alla regia dell'attrice Pernilla August che dirige Noomi Rapace nel ruolo di una donna costretta a confrontarsi con la madre alcolista. La commedia nera Happy, Happy della regista norvegese Anne Sewitsky si è già messa in mostra al Sundance conquistando il World Cinema Grand Jurye e calamitando l'attenzione sulla protagonista Agnes Kittelsen che fornisce una incredibile perfomance nel ruolo di una casalinga annoiata la cui vita viene movimentata dall'arrivo dei nuovi vicini di casa. Infine l'Islanda sceglie Eldfjall, opera prima del regista Runar Runarsson. Il film narra la storia di un anziano che tenta di ricongiungersi ai figli lontani. Runarsson ha già ricevuto una nomination agli Academy Award nel 2006 per il corto The Last Farm.
Il Libano punta sul cavallo vincente eleggendo a proprio candidato il pluripremiato Where Do We Go Now? di Nadine Labaki, trionfatore di Toronto. Il dramma al femminile è ambientato in un paese mediorientale tormentato dalla guerra in cui un gruppo di donne protegge strenuamente la propria comunità isolata dalle teste calde cristiane e dai musulmani in cerca di vendetta. Il candidato scelto dalla Croazia si intitola, invece, 72 Days ed è una commedia ambientata in una cittadina di campagna e incentrata sulla lealtà familiare, mentre la vicina Slovenia punta tutto su Silent Sonata, poetica e silenziosa pellicola di Janez Burger incentrata su un circo che offre una soluzione mistica ai problemi degli abitanti di una remota cittadina battuta dal vento, e l'Estonia si farà rappresentare da Letters to Angel di Sulev Keedus, studio psicologico su un disertore dell'esercito sovietico dichiarato disperso in azione in Afghanistan, che fa ritorno a casa in Estonia per il funerale del padre e per incontrare la figlia che non vede da anni. L'Albania deve digerire la squalifica del suo candidato, il drammatico La faida, diretto dall'americano Joshua Marston, rigettato dall'Academy per avere una produzione quasi completamente americana. Il film, girato nei Balcani nella lingua locale e incentrato sulle tradizioni albanesi, ha conquistato un Orso d'Argento per la sceneggiatura a Berlino, ma dopo la protesta formale del regista di Amnesty, uno dei tre film non selezionati, è stato squalificato dalla corsa all'Oscar. A prendere il suo posto sarà proprio Amnesty di Bujar Alimani.
Singapore ha scelto di essere rappresentata da Eric Khoo e dal suo Tatsumi, biopic animato basato sul fumetto A Drifting Life di Yoshihiro Tatsumi. Il film è un'autobiografia in cui lo stesso Tatsumi ricostruisce la propria carriera dagli albori, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, fino all'invenzione del gekiga, genere di manga drammatici che ha attratto per la prima volta anche un pubblico adulto. Arriva dalla Tailandia Kon Khon di Sarunyu "Tua" Wongkrachang, scelta controversa a causa delle idee politiche del regista. Il film è incentrato sulla lotta tra gruppi di danzatori rituali che mettono in scena diverse versioni di Ramakien, versione tailandese del poemica epico indiano Ramayana. Taiwan si affiderà a Warriors of the Raimbow: Seediq Bale. La pellicola, presentata in concorso all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, è il film dei record visto che, dopo essere risultata la pellicola più costosa della storia di Taiwan con 24 milioni di dollari di budget, ha ricevuto il maggior numero di candidature nella storia del più importante festival di lingua cinese, il Golden Horse Film Festival, raccogliendo 11 nomination. Il candidato di Hong Kong, infine, sarà il delicato e poetico A Simple Life di Ann Hui, anch'esso premiato a Venezia con la Coppa Volpi per la miglior attrice protagonista. L'Academy Award comunicherà la rosa dei 5 film prescelti nella corsa agli Oscar il 25 gennaio 2012 e la statuetta verrà consegnata a Los Angeles il 26 febbraio.