Protesta per i tagli, difesa dell'autonomia giornalistica e solidarietà ai ragazzi del Centro Sperimentale, accolti in sala con la loro protesta e le ragioni dell'occupazione della Scuola Nazionale del cinema italiano in occasione della consegna dei Nastri d'Argento per i Documentari. Una consegna con proclamazione dei vincitori a sorpresa e un deciso no ai tagli che minacciano il cinema la cultura, perfino il Centro Sperimentale da ieri pacificamente occupato. E, dopo il glamour e il grande cinema nella sede di Villa Medici, nella sede della Provincia di Roma, autori e produttori hanno mandato un applauso al vincitore per il miglior documentario (La bocca del lupo) Pietro Marcello (assente per l'improvvisa morte del padre), che ha battuto anche il favorito, Draquila - l'Italia che trema di Sabina Guzzanti.
Negli occhi, dedicato da Daniele Anzellotti e Francesco del Grosso alla figura di Vittorio Mezzogiorno, ha vinto come come miglior documentario di cinema. "Piena solidarietà da ex allievo, ora docente, al Centro sperimentale" ha esclamato, ricevendo il premio, Nicola Giuliano, produttore di La bocca del lupo. "Nonostante tutte le nostre battaglie, mi sembra che stiamo perdendo la guerra, l'investimento pubblico sulla cultura è a rischio. Dovremmo riportare film e documentari italiani a passare in televisione, che di fatto non li trasmette più. Forse avevamo un paese migliore quando avevamo un tv migliore". Una delegazione del Centro sperimentale è intervenuta per motivare la protesta: "Anche se il Presidente Napolitano, firmando la Finanziaria, ha stralciato la posizione degli enti culturali, siamo consapevoli di essere dei sopravvissuti. Nel corso della giornata ci siamo confrontati al Csc con associazioni, studenti e impiegati in un dibattito aperto, e abbiamo deciso di occupare anche fisicamente la scuola".
Ad aprire le premiazioni è stata comunque un'ospite speciale, la circense Patrizia Gerardi interprete di Non è ancora domani, il film diretto da Tizza Covi e Rainer Frimmel, che ha vinto premi in tutto il mondo. Premiato anche il distributore di La bocca del lupo e Draquila, Valerio De Paolis, cui è andata una menzione speciale per il lavoro con il quale la Bim, valorizza il documentario. Del Grosso, ritirando il premio per il film su Vittorio Mezzogiorno s'è detto fiero per avere potuto raccontare la storia di un uomo, un amico, un padre. Assente giustificata, per un'influenza, Giovanna Mezzogiorno, promotrice, collaboratrice e sostenitrice di Negli occhi, felicissima, al telefono, per la vittoria del premio,
A La maglietta rossa, il documentario di Mimmo Calopresti su Adriano Panatta e la sua avventura alla Davis nel Paese di Pinochet è andata una menzione speciale: "Oggi non siamo ancora un ente inutile" ha detto con un sorriso Luciano Sovena, l'amministratore delegato di Cinecitta Luce, che ha coprodotto l'opera. "D'altronde il documentario è la nostra missione, e noi con i nostri archivi rappresentiamo la memoria storica di tutto il paese". Felicissima anche la produttrice indipendente Flavia Parnasi, premiata a sorpresa per aver coprodotto il documentario su quell'incontro storico di Davis, tra politica, sport e giornalismo.
Maurizio Tedesco, premiato come produttore de L'uomo dalla bocca storta di Emanuele Salce e Andrea Pergolari, menzione speciale fra i documentari di cinema, ha spiegato la necessità di un meccanismo per abbassare i prezzi del repertorio. "Ci hanno chiesto fino a seimila euro al minuto per degli estratti di film di Salce, ma abbiamo dovuto rinunciare". Un problema per il documentario che solo ora in Italia comincia a conquistare, con il pubblico, anche l'attenzione della distribuzione intelligente.