Margot Robbie: "Non conoscevo il concetto di molestia sessuale sul posto di lavoro prima di girare Bombshell"

Margot Robbie ha raccontato in una recente intervista di come l'esperienza nel film Bombshell - La voce dello scandalo, uscito nel 2019, l'abbia aiutata a comprendere la definizione di molestia sul posto di lavoro.

Margot Robbie: 'Non conoscevo il concetto di molestia sessuale sul posto di lavoro prima di girare Bombshell'

Uscito nelle sale nel 2019, Bombshell - La voce dello scandalo portò sul grande schermo la storia ispirata a un fatto realmente accaduto: il comportamento sessista del capo di Fox News Roger Ailes nei confronti delle colleghe. Uno scandalo che travolse uno degli imperi televisivi più potenti e controversi di tutti i tempi.

Tra le protagoniste del film c'era anche Margot Robbie nei panni di Kayla Pospisil, una delle donne vittima del comportamento dell'imprenditore. L'attrice ha di recente svelato che il film l'ha aiutata a comprendere cosa rappresentasse una molestia sessuale sul posto di lavoro e perché fosse importante combatterla.

Margot Robbie ha quasi smesso di recitare dopo The Wolf of Wall Street: "La fama improvvisa è stata orribile"

Bombshell La Voce Dello Scandalo 4
Bombshell - La voce dello scandalo: Margot Robbie in una scena del film

"Realizzai che, da persona con una posizione solida all'interno dell'industria, non conoscevo ancora il significato di molestia sul posto di lavoro ed era veramente scioccante. Per questo decisi di far parte del film. Purtroppo ho capito che la situazione non è mai del tutto bianca o nera, ci sono delle sfumature grigie. E persone come Roger Ailes o Harvey Winstein, per esempio, le utilizzano a loro vantaggio" ha dichiarato l'attrice durante i BAFTA Life in Pictures.

Margot Robbie ha poi spiegato che, nonostante abbia lavorato soltanto con una regista fino ad ora, non è per lei una questione di genere. "Bombshell - La voce dello scandalo, per esempio, è stato diretto da un uomo, Jay Roach, una delle persone più emotive che abbia mai conosciuto. Non è che il film abbia funzionato meglio perché fosse un uomo, semplicemente ogni regista ha una personalità e un processo differente nel fare le cose".