Per la performance di Amanda Seyfried in Mank già si parla di possibile candidatura all'Oscar. L'attrice, che nel film Netflix di David Fincher interpreta la stessa di Hollywood Marion Davies, amante del magnare William Randolph Hearst, ha spiegato il motivo per cui, a differenza dei colleghi, ha scelto di non rivedere Quarto potere prima delle riprese.
Qui trovate la nostra recensione di Mank, focus di David Fincher sullo sceneggiatore di Quarto potere, il geniale e controverso Herman J. Mankiewicz. A interpretare lo sceneggiatore scomodo è Gary Oldman in una performance stellare, ma non gli è da meno Amanda Seyfried che però, a differenza del resto del cast, ha ammesso di non aver voluto rivedere Quarto potere. Il perché lo ha spiegato a CinemaBlend:
"Non l'ho fatto perché sono terrorizzata dalla possibilità di assorbire tutto ciò che potrebbe essere inutile, specialmente quando mi trovo a interpretare qualcuno che è esistito davvero".
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Uno dei conflitti chiave che emerge in Mank riguarda proprio l'amicizia tra Herman Mankiewicz e Marion Davis. Nei numerosi flashbacks sugli anni '30, scopriamo come Mank sia tutt'altro che timido nel dimostrare il disprezzo nei confronti di William Randolph Hearst (Charles Dance), mentre il suo legame con Marion Davis è genuino. Riflettendo su questo legame, Amanda Seyfried aggiunge:
"Credo che non si sentisse offesa... era lusingata dall'essere stata rappresentata in un certo modo nel film, dall'essere diventata una forma di ispirazione, perché è abbastanza intelligente da capire che lei non è Susan Alexander e Mank non la vede così".
Mank è disponibile da oggi su Netflix.