Logan: James Mangold spiega perché il film è ambientato nel futuro

Il regista del nuovo capitolo della saga di Wolverine ha spiegato le ragioni per cui ha scelto di distanziare temporalmente la sua storia dal resto della saga.

Ieri è approdato in rete il nuovo trailer di Logan. Il promo cupo, violento e spettacolare è ambientato in un universo ostile ai mutanti, quasi del tutto scomparsi, in cui si muovono Wolverine e un Professor X decisamente anziano. Nel corso di un'intervista il regista James Mangold ha confermato che la pellicola sarà ambientata nell'anno 2029. Alla base di questa scelta vi sarebbe un'ottima ragione.

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"Il film è ambientato nel 2029. L'epilogo di X-Men: Giorni di un futuro passato è ambientato nel 2024, o 2023, qualcosa del genere. Volevo assicurarmi di far passare abbastanza tempo. Il mio scopo era semplice: scegliere in epoca in cui poter avere sufficiente spazio di manovra. Uno dei motivi per cui questi film rischiano di diventare ripetitivi è il fatto che rischi di ritrovarti a dirigere un episodio di una serie da 200 milioni di dollari e sei costretto a ripartire da dove si era fermato il precedente episodio. In questo caso è impossibile fare qualcosa di nuovo e diventi il regista del 14° episodio di una serie tv. Noi volevamo fare un film diverso, capire dove ci avrebbe portato la storia, esplorare un nuovo mondo. Non solo nell'universo degli X-Men, ma dei fumetti in generale."

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Logan, interpretato dalle star Hugh Jackman, Patrick Stewart, Eriq La Salle, Elise Neal ed Elizabeth Rodriguez, verrà presentato in anteprima al Festival di Berlino, fuori concorso, e arriverà al cinema il 2 marzo 2017.

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