Un gruppo di idol che alterna coreografie scintillanti a epiche battaglie contro i demoni: è questo l'ingrediente che ha reso KPop Demon Hunters un fenomeno globale. Ma se il primo capitolo è stato un trionfo targato Netflix, il secondo rischia di cambiare rotta. Dietro le quinte, Sony Pictures Animation sembra pronta a rinegoziare le regole del gioco.
Dalla pandemia al boom mondiale: perché Sony ora guarda oltre Netflix
Quando Sony firmò con Netflix nel 2021, il mondo era un altro: il box office arrancava e le piattaforme streaming offrivano un porto sicuro, garantendo un ritorno stabile di 20 milioni di dollari per progetto. Una scelta prudente, in tempi di incertezza. Ma oggi lo scenario è cambiato radicalmente. KPop Demon Hunters non solo ha conquistato la critica e i fan, ma ha abbattuto persino record musicali, confermando il suo potenziale trasversale.

Eppure, l'accordo con Netflix ha privato Sony della linfa più preziosa: gli incassi in sala. Anche le proiezioni speciali, tra cui gli spettacoli sing-along sold-out, non hanno generato profitti per la casa di produzione, lasciando un retrogusto amaro. Per Sony, il rischio è quello di aver consegnato a Netflix una gallina dalle uova d'oro senza poterne assaporare i frutti.
Un sequel in bilico tra streaming e sale
Le trattative in corso per KPop Demon Hunters 2 aprono così a scenari inediti. Da un lato, i fan hanno dimostrato di volere un'esperienza collettiva, con oltre 1.100 cinema nel mondo pronti a ospitare proiezioni-concerto. Dall'altro, Netflix non può permettersi di lasciarsi sfuggire un titolo che rischia di superare Red Notice come contenuto più visto sulla sua piattaforma.

È probabile che si arrivi a un compromesso: un'uscita ibrida, con una prima mondiale al cinema e un'esclusiva successiva in streaming. In questo equilibrio precario si gioca non solo il futuro del franchise, ma anche un nuovo modello di distribuzione per i blockbuster animati.
Quel che appare certo è che KPop Demon Hunters 2 non sarà un semplice "drop" da catalogo: potrebbe trasformarsi nel film che ridefinirà il rapporto fra piattaforme digitali e grande schermo.