Joss Whedon ha commentato apertamente per la prima volta le critiche che gli stono state rivolte da Ray Fisher, il quale ha attaccato duramente la versione del film Justice League realizzata dal regista dopo l'addio di Zack Snyder.
L'attore lo ha più volte accusato di aver avuto dei comportamenti razzisti e che il team della Warner Bros abbia contribuito a discriminarlo sostenendo le scelte del regista.
In un'intervista rilasciata al New York Magazine, Joss Whedon ha sostenuto che il ruolo di Cyborg nella versione di Justice League arrivata in sala sia stato ridotto perché "logicamente non aveva alcun senso" e le proiezioni di prova hanno dimostrato che gli spettatori non avevano apprezzato il personaggio. Il regista ha invece sostenuto di aver trascorso molte ore parlando dei cambiamenti con Ray Fisher e che le loro conversazioni siano state davvero educate e rispettose, sostenendo che nessuna dichiarazione rilasciata dall'attore sia "vera o meriti una discussione in proposito". Il regista ha poi aggiunto: "Stiamo parlando di una forza malevola. Stiamo parlando di un cattivo attore, in entrambi i sensi".
Joss Whedon ha sottolineato che non ha idea di come sia nata la controversia, solo che a un certo punto è stato attaccato. Secondo il New York Times, alcuni sostenitori di Whedon sono convinti che Snyder avrebbe manipolato Fisher per fargli credere di essere stato ostacolato da Whedon per motivi razziali.